lunedì 30 giugno 2014

L'Imperatore e la bambina

Cartolina non viaggiata che ritrae Francesco Giuseppe mentre riceve un mazzo di fiori da una bambina.
La didascalia, che non è difficile tradurre anche senza sapere il tedesco, dice "La piccola che fa gli auguri".


1948: Certificato Comune di Trieste per Viaggi in Italia

Certificato di cittadinanza in inglese e italiano, datato 1948 rilasciato dal Comune di Trieste per viaggi in Italia.
Sul retro c'è anche una bella marca da bollo del Comune di Trieste di Lire 15 per "diritti d'urgenza".


"L'Ora della Verità" Jean Delannoy, 1952

Cartolina pubblicitaria del film "L'Ora della Verità", 1952 con la regia di Jean Delannoy e un cast di tutto rispetto.
La foto ritrae Walter Chiari in un ruolo romantico assieme a Michèle Morgan.
Il film è molto serio, parla di amore e di morte, di crisi di coppia e di suicidio e ha, come si può vedere, un cast di tutto rispetto.
La notizia curiosa è che si tratta di una co-produzione italo-francese e il personaggio di Chiari nella versione presentata in Francia è interpretato da Daniel Gelin, mentre Chiari appare solo nella versione italiana.
Come Walter Chiari sia capitato in mezzo a tutto ciò non si sa.


La salma di Nazario Sauro, Pola 1947

Assieme a migliaia di esuli, anche la salma del capodistriano Nazario Sauro, eroe irredentista della Prima Guerra mondiale, impiccato dagli Austriaci e ricordato a Trieste con un monumento sulla Riva che porta il suo nome, lascerà Pola nel 1947.
Verrà imbarcata sulla motonave "Toscana" alla volta di Venezia.
Ho trovato, assieme ad altre tre foto che riguardano l'esodo, questa piccola foto formato cartolina che dev'essere stata pubblicata su un giornale (suppongo "La Voce Libera") perchè porta sul retro le istruzioni per l'articolo ("Clichè, 2 colonne") e la didascalia che dice "Pola, 1/2 1947 Salma di Nazario Sauro riesumata viene trasportata dai partigiani italiani nella sede dell' A.P.I. di Pola dove è stata apprestata una camera ardente".
La foto, scattata probabilmente da una finestra, è commovente nella sua dimessa semplicità.

domenica 29 giugno 2014

Civico Monte di Pietà (Regolamento 1884)

"Statuto e Regolamento del Civico Monte di Pietà in Trieste".
Stabilimento Artistico Tipografico G. Caprin, 1884.
Ovviamente l'opuscolo non ha illustrazioni o pagine particolari, pubblico perciò, tra le trenta in totale, Pagina 2 dello Statuto, dove, al paragrafo 10, c'è la lista degli oggetti che non vengono accettati in pegno.
Notare l'uso di "viglietto" per "biglietto".


mercoledì 25 giugno 2014

La "Arrigoni", Trieste, 1942

La "Arrigoni" fu una di quelle ditte che fecero parte a lungo della storia di Trieste, lasciò un palazzo che tuttora porta il suo nome e fallì, credo, nei primissimi Anni Sessanta.
Me lo ricordo perchè mio nonno materno (classe 1902), che vi aveva lavorato molti anni, prima di andare in pensione si occupò della chiusura della sede di Trieste andando spesso in treno a Lendinara (Rovigo), luogo che a me bambina pareva mitico e lontanissimo.
Ma questo documento è del 1942 e mancavano ancora molti anni alla fine della "Arrigoni" di Trieste.
Pubblico per far vedere la carta intestata, a titolo di curiosità.
Il testo non importa a chi non è della famiglia: si tratta della comunicazione di una promozione con relativo aumento di stipendio a mio nonno.

Vecchio signore ebreo

Presa dall'entusiasmo per aver ritrovato materiale sul ramo materno della famiglia, ho un po' trascurato quello paterno, di recente.
Rimedio con questa foto di sontuoso vecchio ebreo che ritengo possa essere il nonno materno di mia nonna.
Non so nulla di lui, come si chiamasse (di nome) e cosa facesse... dalla foto sembrerebbe, tanto per cambiare, un agiato borghese.
So che la famiglia della madre di mia nonna era considerata una buona famiglia, ma ne so poco.
Il signore dev'esser morto prima della nascita di mio padre (1924) perchè gli ho sempre sentito ricordare la bisnonna, ma mai il bisnonno.
Interessante l'usanza di farsi fotografare in interno con il cappello in testa che, a quanto ho potuto vedere, era alquanto diffusa.


Bimba molto seria

Su chi sia questa bambina molto seria non mi resta tirare a indovinare dagli scarsi indizi a mia disposizione.
So solo che la foto è posteriore al 1894 perchè quella è la data che "Sebastianutti & Benque" hanno stampato sul retro e so di averla trovata in un pacco di foto che erano di mio nonno materno.
Quindi credo sia una della sue sorelle, probabilmente quella nata nel 1897 per la somiglianza con i vaghissimi ricordi e con le foto che ho di lei.


Novembre 1918: Trieste saluta "i italiani"

Di queste cartoline ce ne debbono (o ce ne dovevano) essere a migliaia a Trieste... penso che ognuno che sia stato al mondo in quel momento ne abbia avuta qualcuna, poi messa in un cassetto.
Mi ricordo che quando andavo alle elementari ci chiesero di portare le cartoline e le foto di quel giorno che avevamo a casa e ne arrivarono moltissime... ma, certo, negli ultimi decenni molte saranno sparite o si saranno rovinate.
Io ne trovo, ogni tanto, in mucchi diversi, di provenienza diversa... tanto che non mi ricordo nemmeno se ne ho già pubblicate di analoghe.
Queste tre sono saltate fuori di recente e sono ovviamente simili a tutte le altre.
Mi piace in particolare quella in cui si vede la gente sul tetto del Palazzo della Prefettura.

martedì 24 giugno 2014

Cinquantenario del Teatro Rossetti (Mario Nordio, 1928)

"Il Politeama Rossetti di Trieste, Storia di cinquant'anni, 1878-1928"
Libro edito in occasione del cinquantenario del Teatro Politeama Rossetti e scritto da Mario Nordio.
Racconta la storia dei primi cinquant'anni del Politeama Rossetti che in molti casi si fonde e si confonde con la storia di Trieste e dei triestini.
Le illustrazioni sono poche e le ho riportate quasi tutte (come sempre, cliccando sull'immagine la si può vedere ingrandita).
La scannerizzazione non è sempre stata facile perchè il libro è rilegato con costa quadrata e fermato con uno spago, quindi non semplice da aprire del tutto senza peggiorare ulteriormente le sue già non buone condizioni.
A chi, tra i miei lettori, fosse tentato di fare commenti sarcastici, ricordo che l'unico rimedio che egli possa trovare è munirsi di macchina del tempo e andare a dire a Mario Nordio di scrivere altre cose o alla Storia di andare diversamente.
Io, come sempre, riporto fedelmente quanto ho trovato e nulla più.







lunedì 23 giugno 2014

Cartoline dal Fronte, 1942/1943

Durante la Guerra i ragazzini delle scuole venivano invitati a preparare dei pacchi e a scrivere delle lettere da inviare ai soldati per incoraggiarli.
E i soldati, con cortesia d'altri tempi e nonostante i pensieri che dovevano avere, rispondevano.
Due cartoline di ringraziamento, una del 1942 e l'altra del 1943, giunte a mia madre che al tempo aveva 11 e 12 anni e che le ha conservate.
Commovente soprattutto la seconda in cui chi scrive invia i saluti anche da parte dei propri tre figlioletti dai quali ci si augura sia potuto ritornare.




Marsiglia, St Vincent de Paul, 1942

Cartolina da Marsiglia, 18 novembre 1942.
Rappresenta la chiesa di St-Vincent-de-Paul (detta "Les Rèformès").
La chiesa è rimasta uguale, ma a noi interessano più le automobili e i vestiti dei passanti che invece sono cambiati moltissimo.

Cartolina Patriottica 1915

Cartolina patriottica, disegnata nel 1914 ed edita a Torino nel 1915: vi si vede Dante che, toltosi il serto d'alloro e indossato un cappello da bersagliere, spazza in modo non esattamente poetico Francesco Giuseppe dalle città di Trento e Trieste.

Taci! (Il Nemico ti ascolta)

Questa piccola busta è stata conservata perchè conteneva la foto di una ragazzina, compagna di scuola di mia madre, che si era trasferita a Milano.
Ma io la pubblico per il timbro "Taci! Ogni notizia giova al nemico".
Anno 1941.