L'accorata poesia del post precedente aveva piegato assieme un altro foglio dello stesso autore ignoto che ci permette di fare un passo avanti nella storia della nostra città con gli occhi di un contemporaneo che stava vivendo i "Quaranta Giorni" dell'occupazione Jugoslava di Trieste.
Al dolore della poesia precedente si sostituiscono la rabbia e il sarcasmo di questi "Annunci economici".
La qualità è peggiore, ma dovrebbero essere leggibili.
Un ignoto triestino sembra ammonirci dal passato di non dimenticare nè il Fascismo, nè quel che è venuto dopo.
sabato 22 febbraio 2014
Trieste: un triestino durante i 40 giorni.
Testamento di Mussolini (poesia d'ignoto) 1943
Questo foglio di cartavelina scritto a macchina era tra le pagine di un libro.
Non so di chi fosse il libro prima di averlo io e ignoro chi sia l'autore di questo "Testamento Spirituale di Benito Mussolini", scritto, direi, nel 1943 immediatamente dopo l' 8 Settembre.
Non è una gran poesia, i versi sono spesso zoppicanti, scritti evidentemente di getto, ma è la testimonianza di un momento storico assai difficile e vi si leggono il dolore, la rabbia, la preoccupazione e l'indignazione di qualcuno che si sentiva italiano, ma non fascista (nè comunista) e che vedeva la propria Patria precipitata in un abisso senza sapere cosa avrebbe riservato il futuro.
La pubblico, dopo tanti anni, non come opera letteraria, ma come documento, perchè ignorarla mi era impossibile.
Non so di chi fosse il libro prima di averlo io e ignoro chi sia l'autore di questo "Testamento Spirituale di Benito Mussolini", scritto, direi, nel 1943 immediatamente dopo l' 8 Settembre.
Non è una gran poesia, i versi sono spesso zoppicanti, scritti evidentemente di getto, ma è la testimonianza di un momento storico assai difficile e vi si leggono il dolore, la rabbia, la preoccupazione e l'indignazione di qualcuno che si sentiva italiano, ma non fascista (nè comunista) e che vedeva la propria Patria precipitata in un abisso senza sapere cosa avrebbe riservato il futuro.
La pubblico, dopo tanti anni, non come opera letteraria, ma come documento, perchè ignorarla mi era impossibile.
Trieste: San Giusto, Monumento ai Caduti
Cartolina che rappresenta il "Monumento ai Caduti nella Guerra di Liberazione 1915-18" a San Giusto. Probabilmente è del 1942 perchè ne ho trovata in rete una molto simile fatta in quella data.
Il Monumento quello è, quindi non è che possa esser cambiato da allora, a parte i due Fasci sporgenti che son stati scalpellati via.
Cambiate sono le colline sullo sfondo, molto più "affollate" di case oggi e il terreno attorno al Monumento sul quale, se non ricordo male, oggi cresce dell'erbetta tra le pietre.
Il Monumento quello è, quindi non è che possa esser cambiato da allora, a parte i due Fasci sporgenti che son stati scalpellati via.
Cambiate sono le colline sullo sfondo, molto più "affollate" di case oggi e il terreno attorno al Monumento sul quale, se non ricordo male, oggi cresce dell'erbetta tra le pietre.
Redipuglia 1934
Cartolina con un particolare (il Monumento agli Alpini) del Cimitero Militare di Redipuglia nel 1934, cioè un anno prima dell'inizio dei lavori che dureranno tre anni e gli daranno l'aspetto attuale.
La cartolina, ipotizzo, fa parte di una serie: uno dei lati è leggermente dentellato a indicare che c'era qualcosa attaccato e in rete si possono trovare parecchie immagini che quasi certamente fanno parte dello stesso gruppo di questa, anche se non ho trovato proprio questa immagine specifica.
Sul retro, la cartolina reca i versi "A noi Fanti del Carso Gloria è dormir vicini / ai pure eroi dei monti, nostri fratelli Alpini!"
La cartolina è edita dall' "Ufficio Centrale Cure Onoranze Salme Caduti in Guerra".
La cartolina, ipotizzo, fa parte di una serie: uno dei lati è leggermente dentellato a indicare che c'era qualcosa attaccato e in rete si possono trovare parecchie immagini che quasi certamente fanno parte dello stesso gruppo di questa, anche se non ho trovato proprio questa immagine specifica.
Sul retro, la cartolina reca i versi "A noi Fanti del Carso Gloria è dormir vicini / ai pure eroi dei monti, nostri fratelli Alpini!"
La cartolina è edita dall' "Ufficio Centrale Cure Onoranze Salme Caduti in Guerra".
Giornalisti de "Il Piccolo" Anni '50
Foto del Direttore Chino Alessi attorniato dalla Redazione de "Il Piccolo" nella sede di Via Silvio Pellico negli anni '50.
Visto che in un'altra foto della stessa occasione viene stappata una bottiglia di Champagne, potrebbe trattarsi dell'uscita del primo numero de "Il Piccolo" in una Trieste di nuovo italiana il 27 ottobre del 1954..
Visto che in un'altra foto della stessa occasione viene stappata una bottiglia di Champagne, potrebbe trattarsi dell'uscita del primo numero de "Il Piccolo" in una Trieste di nuovo italiana il 27 ottobre del 1954..
Topolino, pubblicità 1950
Questo non è un numero di "Topolino": è la riproduzione della copertina che andava esposta in edicola come pubblicità.
Sul retro, infatti, c'è la scritta: "RIVENDITORI non trascurate l'esposizione delle copertine VI AIUTANO A VENDERE".
Come è facile leggere: Settembre 1950, "Topolino" è ancora mensile.
Sul retro, infatti, c'è la scritta: "RIVENDITORI non trascurate l'esposizione delle copertine VI AIUTANO A VENDERE".
Come è facile leggere: Settembre 1950, "Topolino" è ancora mensile.
Pugnale da Avanguardista
Qua siamo negli Anni Trenta: pugnale da Avanguardista con custodia.
Marchiato "G.I.L.".
Non è stato affilato, ma ha una bella punta.
Oggi ti guardano come se fossi un mostro se regali una pistola di plastica a un bambino... c'è stato un tempo in cui ogni ragazzino d'Italia possedeva quest'arma in piena regola.
Sono cresciuti davvero tutti tanto peggio dei ragazzini superprotetti di oggi?
Armare e militarizzare i ragazzini è condannabile in modo assoluto come principio, ma dal punto di vista dello studio educativo dei singoli non parrebbe abbia fatto poi molti più danni della Play Station.
(Per far prima l'ho passato allo scanner invece di fotografarlo, il che spiega la cattiva qualità sia dell'immagine sia della mia educazione al rispetto del prossimo).
Marchiato "G.I.L.".
Non è stato affilato, ma ha una bella punta.
Oggi ti guardano come se fossi un mostro se regali una pistola di plastica a un bambino... c'è stato un tempo in cui ogni ragazzino d'Italia possedeva quest'arma in piena regola.
Sono cresciuti davvero tutti tanto peggio dei ragazzini superprotetti di oggi?
Armare e militarizzare i ragazzini è condannabile in modo assoluto come principio, ma dal punto di vista dello studio educativo dei singoli non parrebbe abbia fatto poi molti più danni della Play Station.
(Per far prima l'ho passato allo scanner invece di fotografarlo, il che spiega la cattiva qualità sia dell'immagine sia della mia educazione al rispetto del prossimo).
Villaco (Villach) 1905
Cartolina da Villaco, 1905.
Una volta tanto c'è una bella data chiara.
Non sembra poi così diversa dalla Villaco di oggi: sono stati bravi a conservare lo stile anche con le case più moderne e, per quanto mi pare di ricordare e di vedere, i primi quattro edifici, quelli ritratti nella foto, sono tuttora presenti.
Esteticamente positiva anche la demolizione del magazzino con la scritta "Josef Rautter" che nascondeva la Chiesa.
La scritta sulla cartolina, se non leggo male, dice "Tanti saluti e Lei e all'avolo..."
Da quanti anni nessuno usa più la parla "avolo" se non nelle Parole Incrociate?
Una volta tanto c'è una bella data chiara.
Non sembra poi così diversa dalla Villaco di oggi: sono stati bravi a conservare lo stile anche con le case più moderne e, per quanto mi pare di ricordare e di vedere, i primi quattro edifici, quelli ritratti nella foto, sono tuttora presenti.
Esteticamente positiva anche la demolizione del magazzino con la scritta "Josef Rautter" che nascondeva la Chiesa.
La scritta sulla cartolina, se non leggo male, dice "Tanti saluti e Lei e all'avolo..."
Da quanti anni nessuno usa più la parla "avolo" se non nelle Parole Incrociate?
Giubileo di Francesco Giuseppe 1908
Cartolina (molto conosciuta) che celebra i sessant'anni di regno di Francesco Giuseppe.
Ovviamente è del 1908.
Quasi ancor più bello il retro, con la scrittura antica del mittente e il timbro rosso.
Perfino io che non so una parola di tedesco capisco che c'è scritto "Cartolina postale del Giubileo".
Ovviamente è del 1908.
Quasi ancor più bello il retro, con la scrittura antica del mittente e il timbro rosso.
Perfino io che non so una parola di tedesco capisco che c'è scritto "Cartolina postale del Giubileo".
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