mercoledì 25 giugno 2014

La "Arrigoni", Trieste, 1942

La "Arrigoni" fu una di quelle ditte che fecero parte a lungo della storia di Trieste, lasciò un palazzo che tuttora porta il suo nome e fallì, credo, nei primissimi Anni Sessanta.
Me lo ricordo perchè mio nonno materno (classe 1902), che vi aveva lavorato molti anni, prima di andare in pensione si occupò della chiusura della sede di Trieste andando spesso in treno a Lendinara (Rovigo), luogo che a me bambina pareva mitico e lontanissimo.
Ma questo documento è del 1942 e mancavano ancora molti anni alla fine della "Arrigoni" di Trieste.
Pubblico per far vedere la carta intestata, a titolo di curiosità.
Il testo non importa a chi non è della famiglia: si tratta della comunicazione di una promozione con relativo aumento di stipendio a mio nonno.

Vecchio signore ebreo

Presa dall'entusiasmo per aver ritrovato materiale sul ramo materno della famiglia, ho un po' trascurato quello paterno, di recente.
Rimedio con questa foto di sontuoso vecchio ebreo che ritengo possa essere il nonno materno di mia nonna.
Non so nulla di lui, come si chiamasse (di nome) e cosa facesse... dalla foto sembrerebbe, tanto per cambiare, un agiato borghese.
So che la famiglia della madre di mia nonna era considerata una buona famiglia, ma ne so poco.
Il signore dev'esser morto prima della nascita di mio padre (1924) perchè gli ho sempre sentito ricordare la bisnonna, ma mai il bisnonno.
Interessante l'usanza di farsi fotografare in interno con il cappello in testa che, a quanto ho potuto vedere, era alquanto diffusa.


Bimba molto seria

Su chi sia questa bambina molto seria non mi resta tirare a indovinare dagli scarsi indizi a mia disposizione.
So solo che la foto è posteriore al 1894 perchè quella è la data che "Sebastianutti & Benque" hanno stampato sul retro e so di averla trovata in un pacco di foto che erano di mio nonno materno.
Quindi credo sia una della sue sorelle, probabilmente quella nata nel 1897 per la somiglianza con i vaghissimi ricordi e con le foto che ho di lei.


Novembre 1918: Trieste saluta "i italiani"

Di queste cartoline ce ne debbono (o ce ne dovevano) essere a migliaia a Trieste... penso che ognuno che sia stato al mondo in quel momento ne abbia avuta qualcuna, poi messa in un cassetto.
Mi ricordo che quando andavo alle elementari ci chiesero di portare le cartoline e le foto di quel giorno che avevamo a casa e ne arrivarono moltissime... ma, certo, negli ultimi decenni molte saranno sparite o si saranno rovinate.
Io ne trovo, ogni tanto, in mucchi diversi, di provenienza diversa... tanto che non mi ricordo nemmeno se ne ho già pubblicate di analoghe.
Queste tre sono saltate fuori di recente e sono ovviamente simili a tutte le altre.
Mi piace in particolare quella in cui si vede la gente sul tetto del Palazzo della Prefettura.