Locandina del film "Dopo l'Uomo Ombra" con William Powell e Myrna Loy, uscito negli USA nel 1936.
Quindi la locandina italiana sarà del 1937.
Con la regia di W.S. Van Dyke, è il secondo film della fortunata serie dell' "Uomo Ombra" e per dare un'idea di come andassero le cose a Hollywood nel 1936, nella locandina il cane Asta ha molto più spazio e rilevanza di James Stewart.
venerdì 31 marzo 2017
Dopo l'Uomo Ombra 1936
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giovedì 30 marzo 2017
La casa dalle 1000 candele, locandina (1936?)
Buffa locandina che imita un libro giallo per il film "La casa dalle 1000 candele", "B movie" americano di spionaggio con un cast di scarso rilievo.
Il film uscì in America nel 1936, quindi la locandina italiana potrebbe essere del '37 o '38, ma potrebbe anche trattarsi di uno dei molti film americani "bloccati" dalla guerra e usciti in Italia dopo la fine del conflitto.
Timbro del "Teatro Rossetti".
Il film uscì in America nel 1936, quindi la locandina italiana potrebbe essere del '37 o '38, ma potrebbe anche trattarsi di uno dei molti film americani "bloccati" dalla guerra e usciti in Italia dopo la fine del conflitto.
Timbro del "Teatro Rossetti".
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mercoledì 29 marzo 2017
Riapertura cinema Fenice 1937
Tra aperture, chiusure, incendi e riaperture, il cinema Fenice di Trieste (nato Teatro Mauroner e poi, rinato dalle ceneri di un incendio, Teatro Fenice) ha una storia abbastanza complicata.
Questo volantino annuncia la riapertura del Teatro nel 1937 con la proiezione di un film nuovissimo con Nino Besozzi e Sergio Tofano e uno spettacolo di rivista.
Il cinema verrà poi rinnovato completamente nel 1954 per rimanere vittima dell'incendio definitivo nel 1988.
Questo volantino annuncia la riapertura del Teatro nel 1937 con la proiezione di un film nuovissimo con Nino Besozzi e Sergio Tofano e uno spettacolo di rivista.
Il cinema verrà poi rinnovato completamente nel 1954 per rimanere vittima dell'incendio definitivo nel 1988.
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lunedì 27 marzo 2017
Strenna del Circolo Artistico 1888
Piccolo libro (cm 11,5 x cm 16,5, circa cento pagine) strenna Del Circolo Artistico di Trieste stampato dalla Tipografia di Giuseppe Caprin per il Natale del 1888.
Contiene contributi di parecchi pittori (per lo più disegni e incisioni) e scrittori triestini di vario argomento e tono, in prosa e in poesia.
Nell'ultima pagina si specifica che "la stampa dei disegni fu eseguita con fotozincotipie".
Più o meno tutti si mantengono abbastanza sul leggero, dato il tipo di raccolta, meno Edoardo Polli che partecipa con "Sopra il cadavere di una donna".
C'è un divertente racconto dal titolo "Come divenni pittore" a firma di Giuseppe Garzolini con disegni di Umberto Veruda che sono, secondo me, i più belli della raccolta.
I nomi dei pittori sono praticamente tutti quelli conosciuti all'epoca in città (e che si frequentavano tra loro ed erano quasi tutti amici) da Ballarini a Scomparini, da Garzolini a Veruda, da Lonza a Wostry e altri.
Gli scrittori e poeti (e qualche poetessa) invece, ad eccezione di Caprin e pochi altri, per la maggior parte non restano ancor oggi nella memoria (quasi tutti usano pseudonimi come "Polifemo Acca", che era Giglio Padovan e "Haydée", Gilda Steinbach).
Ci sono anche due disegni dell'architetto Ruggero Berlam.
Pubblico una buona parte delle pagine con illustrazioni (e alla fine trovate l'indice con tutti i nomi).
Contiene contributi di parecchi pittori (per lo più disegni e incisioni) e scrittori triestini di vario argomento e tono, in prosa e in poesia.
Nell'ultima pagina si specifica che "la stampa dei disegni fu eseguita con fotozincotipie".
Più o meno tutti si mantengono abbastanza sul leggero, dato il tipo di raccolta, meno Edoardo Polli che partecipa con "Sopra il cadavere di una donna".
C'è un divertente racconto dal titolo "Come divenni pittore" a firma di Giuseppe Garzolini con disegni di Umberto Veruda che sono, secondo me, i più belli della raccolta.
I nomi dei pittori sono praticamente tutti quelli conosciuti all'epoca in città (e che si frequentavano tra loro ed erano quasi tutti amici) da Ballarini a Scomparini, da Garzolini a Veruda, da Lonza a Wostry e altri.
Gli scrittori e poeti (e qualche poetessa) invece, ad eccezione di Caprin e pochi altri, per la maggior parte non restano ancor oggi nella memoria (quasi tutti usano pseudonimi come "Polifemo Acca", che era Giglio Padovan e "Haydée", Gilda Steinbach).
Ci sono anche due disegni dell'architetto Ruggero Berlam.
Pubblico una buona parte delle pagine con illustrazioni (e alla fine trovate l'indice con tutti i nomi).
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domenica 26 marzo 2017
Spilla con ragno
Spilla con un ragno piuttosto realistico.
Non so l'epoca, ma cent'anni dovrebbe averli tutti.
Considerata una schifezza da più generazioni, a me invece piace.
Il diametro è di circa tre centimetri e mezzo.
Penso sia d'oro anche se non ha nessun marchio: il ragno è vuoto e con un altro metallo ciò non avrebbe senso.
Ci dev'essere stata un'epoca in cui andavano di moda le spille con insetti, perché ne ho trovate altre in vecchie foto.
Non so l'epoca, ma cent'anni dovrebbe averli tutti.
Considerata una schifezza da più generazioni, a me invece piace.
Il diametro è di circa tre centimetri e mezzo.
Penso sia d'oro anche se non ha nessun marchio: il ragno è vuoto e con un altro metallo ciò non avrebbe senso.
Ci dev'essere stata un'epoca in cui andavano di moda le spille con insetti, perché ne ho trovate altre in vecchie foto.
sabato 25 marzo 2017
Album dei ricordi 1889 - 1893
Album di poesie ricordo scritte dalle compagne di scuola e dalle amiche di una delle zie di mia nonna paterna, datate tra il 1889 e il 1893 (una sola è del '94).
La zia Emma era nata nel 1876 (la più giovane dopo due sorelle e un fratello) quindi le poesie (quelle dei primi anni sono le più numerose) sono state scritte da ragazzine tra i 13 e i 17 anni.
Non so quali siano originali e quali copiate da qualche parte.
Bella bella non è nessuna, ma il quadernetto (che pubblico quasi integralmente) è anche una singolare raccolta di calligrafie dell'epoca.
La zia Emma era nata nel 1876 (la più giovane dopo due sorelle e un fratello) quindi le poesie (quelle dei primi anni sono le più numerose) sono state scritte da ragazzine tra i 13 e i 17 anni.
Non so quali siano originali e quali copiate da qualche parte.
Bella bella non è nessuna, ma il quadernetto (che pubblico quasi integralmente) è anche una singolare raccolta di calligrafie dell'epoca.
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