Locandina del film "Follie di Broadway 1938" con Robert Taylor ed Eleanor Powell (e Judy Garland).
Il film, legato in Italia a un concorso che metteva in palio delle radio, fa parte di una tetralogia realizzata tra il 1929 e il 1937 di film musicali ambientati a Broadway.
Robert Taylor fu attore di rilevo, attivo fino quasi alla morte che avvenne nel 1969.
Legato a ruoli romantici ed eroici e, più anziano, a ruoli seri è a fatica identificabile in un cantante ballerino per chi lo ha visto in film meno antichi.
Eleanor Powell fu ballerina famosissima, ma abbandonò il cinema nel 1950, pur essendo vissuta fino al 1982.
venerdì 16 marzo 2018
"Follie di Broadway 1938"
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giovedì 15 marzo 2018
Scatola di calze Berkshire (anni Trenta?)
Trovata in un cassetto questa scatola di calze americane in cartone (cm13 x cm18).
Ovviamente le calze non ci sono più.
La Berkshire esiste ancora ed è stata fondata alla fine dell'Ottocento.
Negli Anni Venti fu tra i pionieri del raion e più tardi del nylon.
La longevità della ditta rende difficile la datazione: il disegno sembrerebbe degli anni Trenta o Quaranta, ma potrebbe essere stato usato per molti anni.
In rete sono in vendita due scatole simili definite "vintage" senza specificare la data.
Ovviamente le calze non ci sono più.
La Berkshire esiste ancora ed è stata fondata alla fine dell'Ottocento.
Negli Anni Venti fu tra i pionieri del raion e più tardi del nylon.
La longevità della ditta rende difficile la datazione: il disegno sembrerebbe degli anni Trenta o Quaranta, ma potrebbe essere stato usato per molti anni.
In rete sono in vendita due scatole simili definite "vintage" senza specificare la data.
mercoledì 14 marzo 2018
Foto di film tedesco, 1944. (Wildvogel)
Due foto del film tedesco "Wildvogel" (Uccello selvatico), uscito in Germania nel dicembre del 1943.
Vista la data, il film dev'essere stato proiettato in qualche sala di Trieste durante l'occupazione tedesca della città.
Probabilmente le foto facevano la funzione di locandine ed erano appese nel cinema (hanno tracce di colla con attaccati pezzi di carta rossa sul retro) e poi qualcuno se le deve essere portate a casa.
Il motivo sfugge perché il film non era niente di che e non vi recitavano divi.
Non se ne trova quasi traccia da nessuna parte.
L'unica cosa interessante è il marchio stampato in basso a destra con l'aquila, la svastica e una scritta la cui traduzione è circa "approvato dal controllo dei film" che suppongo fosse una qualche censura nazista.
Vista la data, il film dev'essere stato proiettato in qualche sala di Trieste durante l'occupazione tedesca della città.
Probabilmente le foto facevano la funzione di locandine ed erano appese nel cinema (hanno tracce di colla con attaccati pezzi di carta rossa sul retro) e poi qualcuno se le deve essere portate a casa.
Il motivo sfugge perché il film non era niente di che e non vi recitavano divi.
Non se ne trova quasi traccia da nessuna parte.
L'unica cosa interessante è il marchio stampato in basso a destra con l'aquila, la svastica e una scritta la cui traduzione è circa "approvato dal controllo dei film" che suppongo fosse una qualche censura nazista.
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martedì 13 marzo 2018
"I Filibustieri" di Cecil B. DeMille (1938)
Locandina de "I Filibustieri" , film Paramount del 1938, regia di Cecil B. DeMille con Fredric March.
Titolo originale "The Buccaneer".
Bucanieri e Filibustieri non sono esattamente la stessa cosa, ma all'epoca non si sottilizzava troppo.
Film non famoso di cui trent'anni dopo DeMille iniziò un remake con Anthony Quinn (all'epoca suo genero), ma si ammalò e dovette affidarlo ad altri.
Fredric March fu invece un grande e longevo attore.
Titolo originale "The Buccaneer".
Bucanieri e Filibustieri non sono esattamente la stessa cosa, ma all'epoca non si sottilizzava troppo.
Film non famoso di cui trent'anni dopo DeMille iniziò un remake con Anthony Quinn (all'epoca suo genero), ma si ammalò e dovette affidarlo ad altri.
Fredric March fu invece un grande e longevo attore.
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martedì 6 marzo 2018
Gable e Crawford in "Amore in corsa" (1936)
Locandina di "Amore in corsa", film MGM del 1936 di cui non restano tracce nella storia del cinema.
Joan Crawford e Clark Gable, storia romantica.
Sulla locandina: pubblicità di una raccolta di figurine con i divi del cinema legata a un concorso a premi.
Joan Crawford e Clark Gable, storia romantica.
Sulla locandina: pubblicità di una raccolta di figurine con i divi del cinema legata a un concorso a premi.
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lunedì 5 marzo 2018
"L' abboccamento" e "Novissimo Druse" (I lunedì di Mirko 38)
Con la poesia "L'abboccamento" si chiude "Druse Mirko Opera Omnia" (Carpinteri e Faraguna, Edizioni La Cittadella, 1954).
La penultima poesia che trovate QUI l'ho pubblicata tempo fa.
In entrambe si parla del "Memorandum" che regola le Zone A e B dopo la fine del TLT.
Mirko si reca dal Prefetto a nome dei propri compaesani e grazie a una serie di fraintendimenti linguistici si ritrova ad avere un buon posto di lavoro, concludendo felicemente la propria avventura.
Alla fine del libro c'è un glossario dei termini intitolato "Il novissimo Druse" (originariamente "Il novissimo Dreck" che faceva più ridere, ma venne cambiato, come nel resto del libro, in omaggio a un clima più disteso che però non fu molto recepito dagli sloveni che non perdoneranno Mirko ai suoi autori fino alla loro morte e probabilmente anche dopo).
Pubblico il glossario assieme ad alcuni disegni di Renzo Kollmann rimasti indietro.
Spero che questo mio lavoro di ripubblicazione di Mirko serva sia a farlo conoscere a qualcuno (non è mai stato ristampato) sia a mostrare quanto lieve sia, soprattutto in rapporto agli anni difficili in cui nacque e che lo avevano preceduto, questo personaggetto di due autori che quando lo crearono erano poco più che ventenni e che fu ed è demonizzato e avversato dalla minoranza slovena in modo che personalmente situerei tra l'esagerato e il ridicolo.
La penultima poesia che trovate QUI l'ho pubblicata tempo fa.
In entrambe si parla del "Memorandum" che regola le Zone A e B dopo la fine del TLT.
Mirko si reca dal Prefetto a nome dei propri compaesani e grazie a una serie di fraintendimenti linguistici si ritrova ad avere un buon posto di lavoro, concludendo felicemente la propria avventura.
Alla fine del libro c'è un glossario dei termini intitolato "Il novissimo Druse" (originariamente "Il novissimo Dreck" che faceva più ridere, ma venne cambiato, come nel resto del libro, in omaggio a un clima più disteso che però non fu molto recepito dagli sloveni che non perdoneranno Mirko ai suoi autori fino alla loro morte e probabilmente anche dopo).
Pubblico il glossario assieme ad alcuni disegni di Renzo Kollmann rimasti indietro.
Spero che questo mio lavoro di ripubblicazione di Mirko serva sia a farlo conoscere a qualcuno (non è mai stato ristampato) sia a mostrare quanto lieve sia, soprattutto in rapporto agli anni difficili in cui nacque e che lo avevano preceduto, questo personaggetto di due autori che quando lo crearono erano poco più che ventenni e che fu ed è demonizzato e avversato dalla minoranza slovena in modo che personalmente situerei tra l'esagerato e il ridicolo.
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