martedì 25 febbraio 2020

Carnevale 1942

Una delle foto fatte nel Carnevale del 1942 in cui mio padre e i suoi amici si vestirono da diplomatici e consorti, costume piuttosto in sintonia con il trovarsi in piena guerra.
Mio padre (il primo a sinistra con il cilindro) che di là a pochi mesi avrebbe compiuto diciotto anni, scrisse sul retro della foto, formato cartolina, i nomi dei partecipanti alla festa, indirizzando il tutto "al distratto Lino del futuro" e lasciando ignoti indirizzo e città.
Poi, in realtà, rimase tutta la vita a Trieste e allo stesso indirizzo a conservare e accumulare tutta la roba che c'è in questo blog.
Se qualcuno vi riconoscesse genitori o nonni, i nomi (se leggo bene) sono: Giorgina Cossini, Claudia Volli, Loredana Grisovelli, Laura Zeller, Dolly Sulfina (padrona della bellissima casa), Lino Carpinteri, Gino Benussi, Sergio Grisovelli, Umberto Urbanio, Bruno Grego, Alberto Pozzy.



venerdì 14 febbraio 2020

Abiti 1934 circa

Foto di mio padre ragazzino con mia nonna e il solito tizio (forse l'insegnante privato di tedesco?) che non so chi sia.
Dovremmo essere nei primi anni Trenta (mio padre era del 1924).
La foto pare scattata apposta per documentare la moda borghese e contadina dell'epoca e per una volta si tratta di abiti soprattutto maschili.

mercoledì 5 febbraio 2020

Bimbi a Carnevale 1962

Festa di Carnevale a casa mia nel 1962.
Ero in prima elementare e ci sono i nostri amichetti, figli di amici dei miei genitori e compagne di scuola.
I bimbi sono: Roberta e Guido Carpinteri, Flippo e Michele Faraguna, Nicoletta e Nico Costa, Bruno Forti con la sorella di cui non ricordo il nome, Piero Amodeo, Laura Casamassima, Marina Avezzù, Grazia Pronoi e Manuela Plossi. La prima bimba in alto a sinistra non so chi sia.
Fu il primo esperimento di festa in maschera a casa nostra e sulla porta c'era la cameriera a sequestrare i coriandoli per far passare solo le serpentine.


Cappotti col pelo 1931

Piccola foto sul retro della quale c'è la scritta "Abbazia 18/1/1931".
Il bambino sulla panchina è mio padre a sei anni e mezzo e la signora a destra è la sua prozia Emma.
Gli altri due non so chi siano, anche se il tizio al centro ricompare in diverse foto.
Si direbbe che in quel periodo si usassero i cappotti con l'interno di pelliccia.
Peccato che non si vedano le scarpe.

martedì 4 febbraio 2020

Zie, cappelli e Corrierino. 1930 circa.

Foto di mio padre bambino con mia nonna (mai bella nemmeno da giovane) e le due famose zie di mia nonna, Emma e Giulia, l'una vedova dal 1932 di un avvocato e l'altra nubile (professoressa) che vivevano con loro assieme a un terzo zio, Ernesto, neanche lui sposato che "vendeva lampadine" (era in realtà rappresentante della Philips).
Furono loro a comprare la casa in cui ancora adesso viviamo.
Dev'essere circa il 1930 perché mio padre era del 1924 e qui è un bambino.
Da notare i cappelli, gli abiti in generale e il Corriere dei Piccoli in mano a mio padre.
Gli zii e i nonni Pincherle, ebrei ma generosi, crebbero mia nonna rimasta orfana di madre da bambina e in seguito accolsero come un figlio mio nonno Carpinteri, ariano e siciliano, quando sposò mia nonna, dando loro una casa e aiuto economico.
Sono stati a tutti gli effetti i soli nonni che mio padre abbia avuto.
Emma, Giulia ed Ernesto Pincherle morirono nell'agosto del 1944, ufficialmente ad Aushwitz nel giorno stesso dell'arrivo, ma probabilmente già durante il viaggio perché erano tutti sulla settantina.

lunedì 3 febbraio 2020

Sede de "Il Piccolo", 26 ottobre1954

Il 26 ottobre 1954 Trieste torna Italiana e "Il Piccolo esce di nuovo con la propria testata.
Tra i molti festeggiamenti anche quello di giornalisti e tipografi del giornale nella sede di via Silvio Pellico.
In questa foto (scattata direi in tipografia) riconosco solo mio padre, Lino Carpinteri, trentenne (a destra nel gruppo centrale con gli occhiali e il giornale in mano) e il direttore Chino Alessi (a sinistra con l'abito chiaro).