venerdì 28 febbraio 2014

Ristorante Orologio, Milano (quello dell'Inter)

Conto del Ristorante "Orologio" di Milano.
Storia buffa: ho fatto delle ricerche per vedere se il ristorante esiste ancora e tentare di stabilire un anno per datare il foglietto.
Ho scoperto (io, di calcio, non so nulla) che il Ristorante "Orologio" di Milano non esiste più, ma è famoso perchè vi è stata fondata l'Inter nel 1908.
Per questa ragione, a differenza di qualsiasi altro vecchio conto di ristorante, il conto ha un valore, seppur basso: uno molto simile (ma in condizioni molto peggiori) è venduto on-line per 6 euro.
Non ho capito se il conto che ho io sia precedente o successivo a quello in vendita on-line: alcuni particolari sono diversi, ma il numero di telefono è lo stesso e i prezzi sono abbastanza simili... però sul mio il bollo è di 10 centesimi e su quello è da 20, quindi il mio dovrebbe essere più vecchio... se il 12 sul timbro è la data, allora è del 1912.
Non so: il conto è questo, se c'è qualche interista di passaggio.

Svizzera (dipinta) all'inizio del '900

Una curiosa foto che risale a dopo il 1907 perchè quella è la data del dipinto sullo sfondo... ma non dev'essere stata scattata molto tempo dopo, visti gli abiti.
Siamo davvero in Svizzera (come testimoniano le scritte sul retro), ma la "Svizzera" è soltanto uno studio fotografico con un fondale dipinto sul quale troneggia il Cervino.
Ma come?
Andare fino a là (che nel 1907 doveva essere un bel viaggio), vestirsi da gita con l'alpenstock e farsi una foto in studio?
Forse era uno scherzo anche nelle intenzioni dei protagonisti.


Biglietto da Una Lira

Biglietto di Stato del valore di Una Lira emesso dal 1946 al 1956 per sopperire alla mancanza di moneta metallica.
Non vale nulla, nemmeno in condizioni molto migliori di questo.
Ma per apparire in questo blog l'unico requisito è stare in un cassetto di casa mia... e questo ci stava.


giovedì 27 febbraio 2014

Carta d'Identità del TLT

Una carta d'Identità azzurra?
Si tratta di una carta d'Identità del Territorio Libero di Trieste in cui (anche se era già il luglio del 1956) i funzionari del Comune si sono limitati a cancellare il "Libero" e a usarla come documento valido.


L'Avvocato Miagostovich

Questa è una di quelle combinazioni curiose che càpitano a volte.
Ho sempre pensato che "L'Avvocato Miagostovich" fosse solamente un personaggio delle "Maldobrie" e invece, nel solito vecchio libro, ho trovato questo ritaglietto di giornale, con annotata sul retro la data "1921", che testimonia della reale esistenza di un Avvocato Miagostovich a quell'epoca.

Biglietto dell'Autobus (2)

Questo biglietto è più recente (anche se non so quanto) di quello che ho pubblicato
In questo post
L'azienda si chiama ora "Azienda Tranvie Autobus Municipali" e il biglietto è arrivato al prezzo di "Lire Una" (anche se per due tratte andata e ritorno).
La linea è "Piazza Goldoni - Barcola - Bagno di Cedas e Ritorno" e si tratta di un autobus e non del Tram.
Sul retro è spiegato che il Tram di Barcola portava da Piazza Goldoni a Barcola (come era anche in tempi più recenti) e che il tratto fino ai bagni "Cedas" era invece coperto di un autobus.


Olaf Fönss in "Homunculus"

Cartolina che ritrae l'attore Olaf Fönss che fu l'interprete della serie cinematografica "Homunculus" diretta da Otto Rippert che fu girata in sei episodi tra il 1910 e il 1919 ed ebbe grande successo.
Da quel che ho capito, l'"Homunculus" era stato creato in laboratorio, aveva forma umana, ma era completamente privo di sentimenti... di qui, nel bene e nel male, l'origine delle sue molte avventure.
Una specie di Mostro di Frankenstein mescolato con il Golem, ma con un aspetto più attraente.


Comunità Israelitica di Spalato, 1892

Certificato di Nascita rilasciato nel 1892 dalla comunità israelitica di Spalato.
Tra i nomi contenuti nel documento, in pratica un notevole pezzo della storia delle famiglie Israelitiche di Trieste.


Torre di Popecchio 1919

Trovata come al solito tra le pagine di un libro, questa piccolissima (6cm x 6cm scarsi) foto quasi indecifrabile.
Ho provato a migliorarla un po' con il computer ed è venuta come la vedete sotto.
Più che altro per gratitudine: una volta tanto, il retro, seppur piccolo, era quanto mai esaustivo.
Dice: "(Carso Istriano) Torre di Popecchio, 1919" e c'è pure la firma di chi ha fatto la foto.
Quasi cent'anni fa la torre si presentava peggio di oggi perchè nel frattempo è stata restaurata.

martedì 25 febbraio 2014

Post numero 101: faccio il punto.

La donnina qui sotto è il centesimo post di questo blog.
Mi ero riproposta, quando ci sarei arrivata, di fare un po' il punto della situazione.
Allora: punto della situazione.
                                  .

Tutto bene, direi, anche se le cose hanno preso una strada leggermente diversa (ma non divergente) rispetto a quando ho iniziato.
E' successo che mi sono allontanata, a volte anche di moltissimo, da Trieste, ma ho trovato tante cose (per me) interessanti che mi spiaceva troppo ignorare.
Diciamo che il "ritratto borghese" si è allargato... è diventato un ritratto di borghesia triestina che comprende anche tutto ciò che con la borghesia triestina aveva a che fare... quindi viaggi, gite, foto di parenti lontani, letture, pubblicità eccetera.
Tutto ciò che pubblico stava da qualche parte in qualche casa borghese: quindi tutto contribuisce a buon diritto a un ritratto borghese triestino.
Il materiale è moltissimo, anche se non pretendo che ad altri sembri interessante quanto sembra a me... questo blog ha due possibilità di scadenza: che il materiale finisca (e un giorno dovrà inevitabilmente succedere... per quanto capienti  e numerosi, armadi e cassetti di casa mia non sono infiniti nè senza fondo) o che io mi stanchi.
Ma per ora entrambe le possibilità mi appaiono lontane.
Per quanto ho potuto vedere, guardando meglio, il materiale che ho va più o meno dalla metà dell'Ottocento fino agli anni 50 del Novecento. (c'è anche roba più recente, ma ho deciso di ignorarla).
Il picco massimo di reperti è situabile tra il 1898 e la Seconda Guerra Mondiale, prima e dopo c'è poca roba.

Insomma... vediamo come si evolve la situazione... ci risentiamo al post 201.

Grazie ai miei (pochi) visitatori.
L'indipendenza si paga in termini di visibilità, ma la libertà totale e l'autodeterminazione non hanno prezzo.

Donnine Nude! (Più o meno) (4)

Un' opulenta bagnante d'inizio Novecento in una cartolina francese firmata dal disegnatore Xavier Sager.
Titolo... ovviamente: "Sur la plage".
Massimo dell'erotismo, a quei tempi, doveva essere la calza nera... anche in altre cartoline ho trovato signorine in procinto di fare un bagno (di mare o in casa) che indossavano calze nere... nella realtà scarpe e calze sarebbero la prima cosa che ci si leva, soprattutto su una spiaggia.

Fratellini

Foto di due ragazzini, quasi certamente fratelli.
Indovinate?
Non ne so niente: nessuna data, nessun nome.
La foto è firmata "The Ingham Studios"... sono inglesi? Americani?
Con quegli occhi chiari e quei visi potrebbero essere anglosassoni.
Dai vestiti poco capisco... la ragazzina sembra molto più "antica" del ragazzino, con quel fiocco tremendo e i capelli a pecorella... lui è vestito da ometto e non da marinaretto come ci si aspetterebbe... ma in che anno siamo?
Lo sfondo, probabilmente quello dello studio fotografico, non fa vedere nulla che possa aiutare.

"De soto de la flaida" (Così cantavano...)

Libriccino di testo della Scuola Secondaria d'Avviamento Commerciale "Guido Corsi" di Trieste, anno 1942.
Programma di canti.
Note illustrative di Paolo Zoldan, Istruttore e Direttore del Coro Mario Martinelli.
Contiene 21 canzoni dialettali triestine sotto il titolo "Così cantavano i nostri nonni"... e se erano i nonni di quelli che andavano a scuola nel 1942, sono i bis bis nonni dei ragazzi di oggi... ma le canzoni sempre quelle sono.
Visto il periodo di Carnevale, oltre che della copertina e dell'indice del libro, vi faccio omaggio di "De soto de la flaida" (corredata da una spassosa quanto edificante introduzione a uso dei giovani).
(Come sempre, cliccando sulla foto, la si vede ingrandita).



Invito di una Casa di Mode

Qua non so niente (come quasi sempre): invito della Società "Castelnuovo" alle esposizioni di abiti, mantelli e cappelli per signora.
Probabilmente siamo negli anni '20, a Roma (c'è scritto "Roma" in piccolissimo nei due quadratini in alto)
La verità è che pubblico questo biglietto solo perchè è bello e perchè mi ha divertito la parola "mannequins".

Lydia Quaranta

L'attrice Lydia Quaranta in una posa imperiosa.
Non manca nulla: pelliccia, rosa, boa di penne (che mica solo Diana Karenne...), fiocco di raso, gonna con lo spacco, tacco altissimo e strascico.
Anzi: una cosa (maliziosamente) manca: il busto sotto al leggero abito.
La cartolina non ha una data, ma la possiamo porre attorno al 1920.
La Quaranta divenne famosa nel 1914 con "Cabiria" di Giovanni Pastrone, morì a soli 36 anni nel 1928  e nella foto è chiaramente al clou della fama... quindi l'arco temporale è alquanto ristretto.


lunedì 24 febbraio 2014

Buon Natale e Felice 1908

Cartolina di auguri Natalizi del 1907.
Interessanti sia l'aspetto dell'angelo, alquanto prosperoso, con i capelli scuri, due alucce minuscole e il violino, sia quello dell'albero che non è un abete, ma una specie di telaio su cui sono appoggiati quelli che sembrano foglie, ornamenti di carta, fiocchi, fili argentati e candeline (aggiunte poi, disegnate a mano).
Li facevano così gli alberi di Natale nel 1907 o è una licenza del fotografo?

Vienna 1918: Rathaus

Suggestiva visione notturna del gotico "Rathaus" (Municipio) di Vienna nel 1918.


Il Ministro della Guerra

Cartolina del 1917 che ritrae il Ministro della Guerra austriaco, Krobatin e due alti Ufficiali.


domenica 23 febbraio 2014

Una sposa dal lungo strascico

Non so chi sia questa bella sposa triestina che indossa un sontuosissimo abito.
Sulla foto "Ceretti" non c'è una data... io direi (ma posso sbagliarmi di grosso) fine anni '40, inizio dei '50.
A meno che non sia di prima della Seconda Guerra... di sicuro siamo in tempo di pace e prosperità.

Prima della Prima Guerra: Ufficiali e Signore

Il caso ha voluto che io trovassi, in luoghi diversi, due foto molto simili, una Italiana e l'altra austriaca.
Nell'imminenza della Prima Guerra Mondiale, in entrambe si vedono degli ufficiali e uno di loro ha ceduto il berretto a una bella signora.
L'italiano le da anche la mantella, l'austriaco le offre addirittura la mitragliatrice.
Forse la foto austriaca è un po' più vecchia, ma l'usanza di mescolare scherzosamente grazia femminile e ornamenti guerreschi doveva esserci da entrambe le parti.



sabato 22 febbraio 2014

Trieste: un triestino durante i 40 giorni.

L'accorata poesia del post precedente aveva piegato assieme un altro foglio dello stesso autore ignoto che ci permette di fare un passo avanti nella storia della nostra città con gli occhi di un contemporaneo che stava vivendo i "Quaranta Giorni" dell'occupazione Jugoslava di Trieste.
Al dolore della poesia precedente si sostituiscono la rabbia e il sarcasmo di questi "Annunci economici".
La qualità è peggiore, ma dovrebbero essere leggibili.
Un ignoto triestino sembra ammonirci dal passato di non dimenticare nè il Fascismo, nè quel che è venuto dopo.

Testamento di Mussolini (poesia d'ignoto) 1943

Questo foglio di cartavelina scritto a macchina era tra le pagine di un libro.
Non so di chi fosse il libro prima di averlo io e ignoro chi sia l'autore di questo "Testamento Spirituale di Benito Mussolini", scritto, direi, nel 1943 immediatamente dopo l' 8 Settembre.
Non è una gran poesia, i versi sono spesso zoppicanti, scritti evidentemente di getto, ma è la testimonianza di un momento storico assai difficile e vi si leggono il dolore, la rabbia, la preoccupazione e l'indignazione di qualcuno che si sentiva italiano, ma non fascista (nè comunista) e che vedeva la propria Patria precipitata in un abisso senza sapere cosa avrebbe riservato il futuro.
La pubblico, dopo tanti anni, non come opera letteraria, ma come documento, perchè ignorarla mi era impossibile.


Trieste: San Giusto, Monumento ai Caduti

Cartolina che rappresenta il "Monumento ai Caduti nella Guerra di Liberazione 1915-18" a San Giusto. Probabilmente è del 1942 perchè ne ho trovata in rete una molto simile fatta in quella data.
Il Monumento quello è, quindi non è che possa esser cambiato da allora, a parte i due Fasci sporgenti che son stati scalpellati via.
Cambiate sono le colline sullo sfondo, molto più "affollate" di case oggi e il terreno attorno al Monumento sul quale, se non ricordo male, oggi cresce dell'erbetta tra le pietre.


Redipuglia 1934

Cartolina con un particolare (il Monumento agli Alpini) del Cimitero Militare di Redipuglia nel 1934, cioè un anno prima dell'inizio dei lavori che dureranno tre anni e gli daranno l'aspetto attuale.
La cartolina, ipotizzo, fa parte di una serie: uno dei lati è leggermente dentellato a indicare che c'era qualcosa attaccato e in rete si possono trovare parecchie immagini che quasi certamente fanno parte dello stesso gruppo di questa, anche se non ho trovato proprio questa immagine specifica.
Sul retro, la cartolina reca i versi "A noi Fanti del Carso Gloria è dormir vicini / ai pure eroi dei monti, nostri fratelli Alpini!"
La cartolina è edita dall' "Ufficio Centrale Cure Onoranze Salme Caduti in Guerra".

Giornalisti de "Il Piccolo" Anni '50

Foto del Direttore Chino Alessi attorniato dalla Redazione de "Il Piccolo" nella sede di Via Silvio Pellico negli anni '50.
Visto che in un'altra foto della stessa occasione viene stappata una bottiglia di Champagne, potrebbe trattarsi dell'uscita del primo numero de "Il Piccolo" in una Trieste di nuovo italiana il 27 ottobre del 1954..

Topolino, pubblicità 1950

Questo non è un numero di "Topolino": è la riproduzione della copertina che andava esposta in edicola come pubblicità.
Sul retro, infatti, c'è la scritta: "RIVENDITORI non trascurate l'esposizione delle copertine VI AIUTANO A VENDERE".
Come è facile leggere: Settembre 1950, "Topolino" è ancora mensile.


Pugnale da Avanguardista

Qua siamo negli Anni Trenta: pugnale da Avanguardista con custodia.
Marchiato "G.I.L.".
Non è stato affilato, ma ha una bella punta.
Oggi ti guardano come se fossi un mostro se regali una pistola di plastica a un bambino... c'è stato un tempo in cui ogni ragazzino d'Italia possedeva quest'arma in piena regola.
Sono cresciuti davvero tutti tanto peggio dei ragazzini superprotetti di oggi?
Armare e militarizzare i ragazzini è condannabile in modo assoluto come principio, ma dal punto di vista dello studio educativo dei singoli non parrebbe abbia fatto poi molti più danni della Play Station.
(Per far prima l'ho passato allo scanner invece di fotografarlo, il che spiega la cattiva qualità sia dell'immagine sia della mia educazione al rispetto del prossimo).


Villaco (Villach) 1905

Cartolina da Villaco, 1905.
Una volta tanto c'è una bella data chiara.
Non sembra poi così diversa dalla Villaco di oggi: sono stati bravi a conservare lo stile anche con le case più moderne e, per quanto mi pare di ricordare e di vedere, i primi quattro edifici, quelli ritratti nella foto, sono tuttora presenti.
Esteticamente positiva anche la demolizione del magazzino con la scritta "Josef Rautter" che nascondeva la Chiesa.
La scritta sulla cartolina, se non leggo male, dice "Tanti saluti e Lei e all'avolo..."
Da quanti anni nessuno usa più la parla "avolo" se non nelle Parole Incrociate?


Giubileo di Francesco Giuseppe 1908

Cartolina (molto conosciuta) che celebra i sessant'anni di regno di Francesco Giuseppe.
Ovviamente è del 1908.
Quasi ancor più bello il retro, con la scrittura antica del mittente e il timbro rosso.
Perfino io che non so una parola di tedesco capisco che c'è scritto "Cartolina postale del Giubileo".


giovedì 20 febbraio 2014

Zola e Deledda per l'Italia

Come forse qualcuno avrà notato, tra le cartoline che ho ritrovato ce ne sono parecchie, tutte datate attorno al 1898 e indirizzate a una "Signorina Alice" che sono finemente allusive al ricongiungimento di Trieste all'Italia, senza però esser mai troppo esplicite onde evitare guai.
Del gruppo fa certamente parte questa, appunto del 1898, che riporta una frase di Emile Zola. "La verità è in marcia e niente la fermerà" (e si vede la Nuda Verità che schiaccia un serpente che potrebbe essere la Menzogna, come l'Austria) cui è aggiunta a mano un'altra frase di Ada Negri ugualmente leggibile in modo allusivo alla situazione politica.
Spero che si legga... ma cliccando sopra le immagini si vedono ingrandite.

Donnine nude! (Più o meno) (3)

Altra bellissima cartolina francese con una graziosa donnina d'inizio '900.
Titolo: "Dans le demi-monde", autore: A. Penot (1862-1930).
Quindi siamo di fronte a una "Demi-mondaine".



Esercito Italiano 1898 (Fanteria e Granatieri)

Cartolina del 1898 che riproduce le divise dell'Esercito Italiano (Fanteria e Granatieri) allora in uso.

Lavanda Coldinava

Volantino pubblicitario della "Lavanda Coldinava", probabilmente contenuto nella confezione di uno dei prodotti.
Non mi è possibile individuare l'anno, ma "La Rinascente" di Roma fu aperta attorno al 1920, quindi il volantino è sicuramente posteriore a tale data... di più non so.

Gorizia: Corso Francesco Giuseppe 1898

Cartolina di Gorizia, con data 1898 sul timbro postale.
Ritrae "Corso Francesco Giuseppe e Caffè Teatro".
La cartolina reca la scritta "Stengel & Co, Dresden"... curioso che per stampare una cartolina di Gorizia fosse necessario andare fino a Dresda.


La Signorina Clotilde

Questa foto reca sul retro solo la scritta "Clotilde, 1898".
Purtroppo il vestito si vede poco, ma è interessante il sovraccarico paravento con una scena di idillio "europeo" in un giardino e un'altra con un paesaggio tropicale.
Notevoli anche le nappe a pompon del tappeto.
Fotografo: "Atelier Kalmàr, Wien".


Motonave Augustus

Questa cartolina è tra le più recenti raccolte in questo blog, ma è anch'essa testimone di tempi che non torneranno più.
Si tratta della "Motonave Augustus" che, come spiega la didascalia sul retro, aveva 25.000 tonnellate di stazza, era gemella della Motonave "Giulio Cesare" e fu varata il 19 novembre 1950 nel cantiere San Marco di Trieste.

mercoledì 19 febbraio 2014

Nella Regini, regina dell'Operetta

Cartolina con foto di Nella Regini, famosa interprete di operette.
Poche le notizie su di lei in rete: fu molto famosa e si esibì dai primi anni del '900 fino agli anni '20 inoltrati.
Dall'aspetto, dal trucco e dal costume che ha in questa foto, direi che siamo attorno al 1910 al massimo.

1891: Commercianti Ebrei da Corfù

Nel 1891 circa mille ebrei fuggirono da Corfù, dove era stata loro rivolta una falsa accusa di omicidio rituale e ripararono a Trieste,
Tra di essi molti commercianti che trasferirono le proprie ditte in città.
Questa la comunicazione di "Matatia e Baruch" ai propri clienti.
(Il retro porta la riproduzione di una cartolina postale greca dell'epoca).

                         


Donnine nude! (Più o meno) (2)

Dopo tanta fatica, il "riposo del guerriero" è necessario.
Cartolina francese, intitolata "Après Rocroi" (Dopo Rocroi) firmata dal disegnatore Chéri Herouard che per circa settant'anni (1880-1950) della propria lunga vita ha allietato il mondo con famose illustrazioni "birichine".
Impossibile stabilire l'anno... diciamo Anni Dieci? Prima della Prima Guerra?
Fate voi.



Signora con vestito a righe

Questa foto non ha nulla a che fare con Trieste, ma vi pare che potevo far finta di non averla vista?
Proviene dalla Spagna (e, per una certa rassomiglianza, potrebbe trattarsi della madre o di una parente della spagnola la cui foto ho pubblicato qualche giorno fa... quante spagnole rotondette potevano avere a che fare con la stessa famiglia triestina?).
Vista la foggia dell'abito che pare uscito da una commedia di Oscar Wilde, direi che siamo alla fine dell'Ottocento, anche se non saprei dire l'anno esatto.
La foto è dello studio "Victoriano Lucas, Almeria, Paseo del Principe 43" e oltre ad "Aparatos especiales para retratos de niños" vanta, tra i procedimenti applicati, anche la "Platinotipia" che non so cosa fosse, ma che è sparita dal retro delle foto alcuni anni prima dell'inizio del '900.



Tour Eiffel 1910

Cartolina rovinata, ma suggestiva della Tour Eiffel nel 1910.
Indirizzata a due bambini, è firmata "Zio Checco".
Nel 1910 la Torre, inaugurata nel 1889, aveva solo 21 anni e anche Parigi era molto diversa.


Salvacondotto Regio Esercito, 1919

1919: Trieste è italiana, ma si discute ancora sui confini e le competenze.
Per cui un giovane triestino per "recarsi da Trieste nell'interno del Regno e viceversa e per circolare liberamente in tutto il territorio della Venezia Giulia viaggiando anche in automobile o motocicletta" ha bisogno di un salvacondotto del Regio Esercito.
Segno di tempi e di usi che furono è anche la foto: dal documento si evince che l'elegante signore ritratto non ha che sedici anni.


martedì 18 febbraio 2014

Ufficiale e Ciclista

Questo intrepido ciclista presumibilmente ritratto attorno al 1880:

           

 ...potrebbe essere lo stesso ragazzo qui ritratto con una divisa che non sono riuscita a identificare?
A me sembra la stessa persona.