Locandina del film "La Buona Terra", presumibilmente a Trieste nell'inverno del 37, poichè contiene anche il bando di un concorso legato al film che chiede di inviare dei testi (argomento: "Amare la terra") entro il febbraio 1938.
"La Buona Terra" è un filmone ambientato in Cina, molto famoso all'epoca (vinse due Oscar) e sempre citato nelle opere che si occupano di cinema, nonchè, in passato, oggetto di innumerevoli passaggi in TV.
Tipico prodotto della Hollywood dell'epoca (è l'ultima opera prodotta da Thalberg alla MGM prima di morire), tratto dal libro di Pearl S. Buck che vinse il Premio Pulitzer, è di una noiosità epica e totale e, come si usava al tempo, i personaggi principali (tutti cinesi) sono interpretati da attori bianchi truccati da cinesi (Paul Muni e Luise Rainer).
Premio Pulitzer o meno, al tempo un cinese era buono solo per fare il lavandaio o, al massimo, poteva avere una parte di caratterista.
La locandina è formata da sei pagine, copertina compresa e ha sul retro il timbro del "Teatro Nazionale, Trieste".
Pubblico la copertina e il testo centrale che è una curiosità a sé stante: è tratto da un articolo di Margherita Sarfatti (che fu amante e agiografa di Mussolini) ed è scritto con uno stile anch'esso tipico dell'epoca.
Leggetelo: potrebbe essere l'unica occasione della vostra vita di veder usare il verbo "rampollare".
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