Acquatinta rifinita a mano ad acquarello di Louis Icart, pittore e disegnatore francese, datata 1926.
Regalo di nozze ai nonni materni.
Appesa da sempre in casa loro, per un periodo è stata a casa dei miei genitori e adesso sta in camera mia.
Definita in famiglia "Le fumatrici d'oppio", in realtà si intitola "Maskes"... anche se chiaramente raffigura due donne che fumano oppio e le relative visioni.
Le "maschere", in particolare quella in alto a sinistra, quella che mostra la lingua, hanno terrorizzato generazioni intere di bambini.
La cornice è forse bella quanto il quadro.
giovedì 29 maggio 2014
Louis Icart, 1926 ("Maskes")
mercoledì 28 maggio 2014
Gli zii gemelli
Mia madre aveva due zii, fratelli di mia nonna, che erano gemelli.
Assolutamente identici e protagonisti di una serie di aneddoti derivati da tale somiglianza tramandati in famiglia.
A titolo di curiosità pubblico queste due cartoline "postali per le forze armate", anch'esse identiche con la stessa immagine, inviate a mia madre ragazzina dai due zii (che si trovavano distanti e separati) durante la Guerra.
Anche le scritture sono simili, ma una è più fantasiosa e l'altra più concreta... e anche loro erano così.
Di una purtroppo non si riesce a decifrare la data (l'altra porta gli auguri di Pasqua), perchè sarebbe stato interessante sapere se siano state inviate negli stessi giorni.
Assolutamente identici e protagonisti di una serie di aneddoti derivati da tale somiglianza tramandati in famiglia.
A titolo di curiosità pubblico queste due cartoline "postali per le forze armate", anch'esse identiche con la stessa immagine, inviate a mia madre ragazzina dai due zii (che si trovavano distanti e separati) durante la Guerra.
Anche le scritture sono simili, ma una è più fantasiosa e l'altra più concreta... e anche loro erano così.
Di una purtroppo non si riesce a decifrare la data (l'altra porta gli auguri di Pasqua), perchè sarebbe stato interessante sapere se siano state inviate negli stessi giorni.
Piazza Carlo Alberto, 1943
Piazza Malta, 1941
martedì 27 maggio 2014
La casa dei colombi (Via Coroneo)
Qualcuno si ricorda della "Casa dei colombi" in via Coroneo?
Non che si chiamasse così: era il nome che le davamo a casa mia, dal momento che la vedevamo dalla finestra ogni giorno e ogni giorno ci passavamo davanti uscendo e rientrando a casa.
Era un vecchio edificio che fu sgomberato negli anni Cinquanta, ma rimase là, vuoto e abitato appunto soltanto da miriadi di colombi, in pieno centro, per molti anni, finchè non costruirono il complesso che c'è oggi, quello con la galleria che porta in Via San Francesco.
Mi ricordo che era un po' abbassato rispetto alla strada: in pratica davanti alla casa continuava il marciapiede ribassato che adesso finisce bruscamente davanti all'edicola, alla fine di "Godina" (finchè esiste Godina, cioè ancora per poco).
Credo di ricordare che quando era abitato ci fossero delle botteghe a livello strada e anche un'osteria di cui mi dicevano il nome da bambina, ma non me lo ricordo proprio più.
Ho una certa età, ma son nata (o iniziano i miei ricordi) quando la casa era già vuota.
Queste sono tre foto molto molto molto amatoriali fatte dal "pergolo" di casa nostra, compreso un primo piano del bucato steso al sole... dalle macchine che si intravedono direi che siamo nei primi Anni Sessanta... forse la fotografammo quando annunciarono che l'avrebbero finalmente demolita.
Dopo la demolizione rimase un piazzale perchè la parte del complesso verso via San Francesco fu costruita velocemente, mentre per quella su via Coroneo ci vollero molti anni ancora.
Mi ricordo che c'era un parcheggio sterrato, che poi chiusero con uno steccato e l'enorme cartellone pubblicitario di uno dei cinema della zona... ricordo nitidamente di essermi infilata in un varco dello steccato ogni giorno per abbreviare la strada e, tra i cartelloni, quello del film "Il buono, il brutto e il cattivo", quindi, almeno fino al 1966 non c'era ancora niente... ma io azzarderei che si arrivò agli Anni Settanta prima che la zona avesse l'aspetto che ha oggi.
Non che si chiamasse così: era il nome che le davamo a casa mia, dal momento che la vedevamo dalla finestra ogni giorno e ogni giorno ci passavamo davanti uscendo e rientrando a casa.
Era un vecchio edificio che fu sgomberato negli anni Cinquanta, ma rimase là, vuoto e abitato appunto soltanto da miriadi di colombi, in pieno centro, per molti anni, finchè non costruirono il complesso che c'è oggi, quello con la galleria che porta in Via San Francesco.
Mi ricordo che era un po' abbassato rispetto alla strada: in pratica davanti alla casa continuava il marciapiede ribassato che adesso finisce bruscamente davanti all'edicola, alla fine di "Godina" (finchè esiste Godina, cioè ancora per poco).
Credo di ricordare che quando era abitato ci fossero delle botteghe a livello strada e anche un'osteria di cui mi dicevano il nome da bambina, ma non me lo ricordo proprio più.
Ho una certa età, ma son nata (o iniziano i miei ricordi) quando la casa era già vuota.
Queste sono tre foto molto molto molto amatoriali fatte dal "pergolo" di casa nostra, compreso un primo piano del bucato steso al sole... dalle macchine che si intravedono direi che siamo nei primi Anni Sessanta... forse la fotografammo quando annunciarono che l'avrebbero finalmente demolita.
Dopo la demolizione rimase un piazzale perchè la parte del complesso verso via San Francesco fu costruita velocemente, mentre per quella su via Coroneo ci vollero molti anni ancora.
Mi ricordo che c'era un parcheggio sterrato, che poi chiusero con uno steccato e l'enorme cartellone pubblicitario di uno dei cinema della zona... ricordo nitidamente di essermi infilata in un varco dello steccato ogni giorno per abbreviare la strada e, tra i cartelloni, quello del film "Il buono, il brutto e il cattivo", quindi, almeno fino al 1966 non c'era ancora niente... ma io azzarderei che si arrivò agli Anni Settanta prima che la zona avesse l'aspetto che ha oggi.
Foto scolastica 1870 (o poco più)
Qua andiamo sull'antichissimo, almeno in rapporto alla datazione delle foto che ho io.
In questa scolaresca c'è il nonno paterno di mia madre, ma mi è molto difficile capire quale sia tra i bambini ritratti.
Se dovessi andare a naso, seguendo una certa aria di famiglia potrei dire che è il primo bambino seduto a terra in basso a destra, con la giacchettina chiara... ma lo dico per esclusione perchè tutti gli altri mi sembrano ancora più improbabili.
Il bisnonno era nato (mi pare) nel 1865, quindi la foto si può datare poco dopo il 1870, vista l'età dei ragazzini.
Sotto la foto, c'è una scritta molto malridotta che dice il nome del fotografo (a me pare "Weintraub", Trieste, via Ponte Rosso N°4) e quale fosse la scuola ("Civica Scuola Popolare in Città Nuova").
In questa scolaresca c'è il nonno paterno di mia madre, ma mi è molto difficile capire quale sia tra i bambini ritratti.
Se dovessi andare a naso, seguendo una certa aria di famiglia potrei dire che è il primo bambino seduto a terra in basso a destra, con la giacchettina chiara... ma lo dico per esclusione perchè tutti gli altri mi sembrano ancora più improbabili.
Il bisnonno era nato (mi pare) nel 1865, quindi la foto si può datare poco dopo il 1870, vista l'età dei ragazzini.
Sotto la foto, c'è una scritta molto malridotta che dice il nome del fotografo (a me pare "Weintraub", Trieste, via Ponte Rosso N°4) e quale fosse la scuola ("Civica Scuola Popolare in Città Nuova").
lunedì 26 maggio 2014
7 Gennaio 1952: nasce "La Cittadella"
Il 7 Gennaio 1952, Carpinteri & Faraguna fanno richiesta al Governo Militare Alleato di pubblicazione di un nuovo giornale intitolato "La Cittadella".
Purtroppo la qualità è pessima, trattandosi di una copia su carta velina e scritta su entrambi i lati.
Ma qualcosa si capisce.
Nella richiesta il giornale si definisce "politicamente indipendente": ci vorrà una proprietà de "Il Piccolo" molto meno indipendente politicamente per uccidere "La Cittadella" quasi cinquant'anni dopo.
(Per gentile concessione del proprietario)
Purtroppo la qualità è pessima, trattandosi di una copia su carta velina e scritta su entrambi i lati.
Ma qualcosa si capisce.
Nella richiesta il giornale si definisce "politicamente indipendente": ci vorrà una proprietà de "Il Piccolo" molto meno indipendente politicamente per uccidere "La Cittadella" quasi cinquant'anni dopo.
(Per gentile concessione del proprietario)
Cinquantenario del Regno d'Italia, cartolina
Cartolina raffigurante Garibaldi e Mazzini stampata per celebrare il Cinquantenario della proclamazione del Regno d'Italia (quindi datata 1911).
Sul retro si celebrano Garibaldi e Mazzini e, purtroppo, c'è anche qualche scarabocchio di mano infantile.
Qualcuno deve averla appesa per un periodo perchè agli angoli superiori ci sono i segni delle puntine da disegno.
Sul retro si celebrano Garibaldi e Mazzini e, purtroppo, c'è anche qualche scarabocchio di mano infantile.
Qualcuno deve averla appesa per un periodo perchè agli angoli superiori ci sono i segni delle puntine da disegno.
Anni Venti, una foto
Nei primi anni Venti, mio nonno materno poco più che ventenne invia alla nonna, non ancora sua fidanzata, un'intensa foto con riga in parte e un fantastico colletto per non essere dimenticato mentre lei si trovava in vacanza.
Per quanto ne so, la riga in parte venne abbandonata molto presto, mentre la nonna si decise e si sposarono qualche anno dopo.
E fu anche uno dei matrimoni più ben riusciti che io abbia mai visto.
Per quanto ne so, la riga in parte venne abbandonata molto presto, mentre la nonna si decise e si sposarono qualche anno dopo.
E fu anche uno dei matrimoni più ben riusciti che io abbia mai visto.
domenica 25 maggio 2014
Ginnastica all'aperto (1910 circa)
Foto di ragazzine che fanno ginnastica in un prato quasi certamente nei dintorni di Trieste.
Non so dove e non so perchè... sul "quando" dev'essere attorno al 1910, anno più anno meno.
Dalla foto si può notare che non si usava una divisa speciale per fare ginnastica e che non erano ancora state inventate nè le falciatrici nè le zecche... .
Anche in questo caso possono essere interessanti i vestiti, dal momento che di solito, a quel tempo, per farsi una foto ci si metteva tutti eleganti in uno studio, mentre questi sono gli abiti di ogni giorno.
Non so dove e non so perchè... sul "quando" dev'essere attorno al 1910, anno più anno meno.
Dalla foto si può notare che non si usava una divisa speciale per fare ginnastica e che non erano ancora state inventate nè le falciatrici nè le zecche... .
Anche in questo caso possono essere interessanti i vestiti, dal momento che di solito, a quel tempo, per farsi una foto ci si metteva tutti eleganti in uno studio, mentre questi sono gli abiti di ogni giorno.
Matrimonio dei bisnonni
Fotografati da "M. Zanutto, Trieste" questi sono i genitori di mia nonna materna il giorno del loro matrimonio.
Lui veste la divisa del Lloyd Triestino, lei ha (secondo me) un abito splendido ed è anche molto carina.
Ricorda molto mia nonna negli occhi e nei colori, però mia nonna aveva preso il viso più allungato dal padre.
Di questa o di altra divisa del bisnonno faceva parte anche una spada molto bella che sta ancora appesa in salotto.
Poichè la loro prima figlia (di cinque in totale) nascerà nel 1897, penso che la foto sia del 1895 o '96.
Il bisnonno faceva rotta per il Giappone e stava via circa un anno e mezzo e poi rimaneva qua sei mesi, più o meno.
Perciò mia nonna e i suoi fratelli sono nati a distanza di esattamente due anni l'uno dall'altro: 1897, 1899, 1901... poi fu saltato io 1903, ma nel 1905 pareggiarono il conto perchè arrivarono due gemelli.
Lui veste la divisa del Lloyd Triestino, lei ha (secondo me) un abito splendido ed è anche molto carina.
Ricorda molto mia nonna negli occhi e nei colori, però mia nonna aveva preso il viso più allungato dal padre.
Di questa o di altra divisa del bisnonno faceva parte anche una spada molto bella che sta ancora appesa in salotto.
Poichè la loro prima figlia (di cinque in totale) nascerà nel 1897, penso che la foto sia del 1895 o '96.
Il bisnonno faceva rotta per il Giappone e stava via circa un anno e mezzo e poi rimaneva qua sei mesi, più o meno.
Perciò mia nonna e i suoi fratelli sono nati a distanza di esattamente due anni l'uno dall'altro: 1897, 1899, 1901... poi fu saltato io 1903, ma nel 1905 pareggiarono il conto perchè arrivarono due gemelli.
sabato 24 maggio 2014
La Topolino del TLT (1953)
Altra foto del viaggio di nozze (maggio 1953) dei miei genitori.
In una non identificata località dell'Austria o della Germania, mio padre posa con l'impermeabile più vasto del mondo e la Topolino con targa del TLT con cui venne fatto il viaggio e che aveva appena sostituito per l'occasione la vecchia "Balilla" "tre marce".
In una non identificata località dell'Austria o della Germania, mio padre posa con l'impermeabile più vasto del mondo e la Topolino con targa del TLT con cui venne fatto il viaggio e che aveva appena sostituito per l'occasione la vecchia "Balilla" "tre marce".
Viaggio a Roma (Anni Venti)
Foto (rovinata) del viaggio a Roma di mia nonna materna assieme ai genitori, gli zii e la sorella, nei primi Anni Venti del Novecento.
Interessanti, come sempre, i vestiti (e i cappelli).
Le due ragazze erano fidanzate e lo zio regalò loro questo viaggio perchè pensava che dovessero divertirsi e vedere un po' il mondo prima di iniziare le responsabilità della vita matrimoniale.
(Mia nonna è al centro della foto con la gonna a balze).
Interessanti, come sempre, i vestiti (e i cappelli).
Le due ragazze erano fidanzate e lo zio regalò loro questo viaggio perchè pensava che dovessero divertirsi e vedere un po' il mondo prima di iniziare le responsabilità della vita matrimoniale.
(Mia nonna è al centro della foto con la gonna a balze).
Stoccarda 1953 (il Palazzo Nuovo)
Una delle foto del viaggio di nozze dei miei genitori (Maggio 1953).
Il settecentesco Palazzo Nuovo di Stoccarda dopo i bombardamenti e dopo che le macerie erano state tolte.
La ricostruzione inizierà solo nel 1958 e terminerà dieci anni più tardi.
Se volete vedere com'è oggi, cercate "Stoccarda Palazzo Nuovo" con Google.
Il settecentesco Palazzo Nuovo di Stoccarda dopo i bombardamenti e dopo che le macerie erano state tolte.
La ricostruzione inizierà solo nel 1958 e terminerà dieci anni più tardi.
Se volete vedere com'è oggi, cercate "Stoccarda Palazzo Nuovo" con Google.
Anche le nonne son state bambine
Trovate in mucchi diversi in case diverse le due prime foto delle mie nonne.
La bionda (nata nel 1899) è la nonna materna, la bruna (classe 1901) è quella paterna.
I fotografi sono rispettivamente "Giuseppe Franceschinis, Trieste, Corso n° 35" e "Nuova Fotografia Triestina, Trieste, Via Barriera Vecchia n°27, vis à vis la Farmacia Picciola".
Il secondo specifica "Si fotografa con qualunque tempo".
La bionda (nata nel 1899) è la nonna materna, la bruna (classe 1901) è quella paterna.
I fotografi sono rispettivamente "Giuseppe Franceschinis, Trieste, Corso n° 35" e "Nuova Fotografia Triestina, Trieste, Via Barriera Vecchia n°27, vis à vis la Farmacia Picciola".
Il secondo specifica "Si fotografa con qualunque tempo".
giovedì 22 maggio 2014
I figli del Capitano
Finalmente dotata di scanner, ricomincio da tre.
Foto dei tre fratelli maschi di mia nonna materna, adeguatamente vestiti da marinaretti, con il timone della "Karlsbad" (Lloyd Triestino) di cui il loro padre era Comandante.
La Karlsbad, dopo la Guerra, cambio nome in "Campidoglio" e affondò nel 1931.
Per la datazione della foto, posso dire che il ragazzino più grande era nato nel 1901 e i gemelli nel 1905, quindi direi che siamo nei primissimi anni Dieci del Novecento (la nave venne varata nel 1909).
(La qualità della foto non è buona perchè si tratta di una riproduzione "moderna" dalla foto originale che era più piccola).
Foto dei tre fratelli maschi di mia nonna materna, adeguatamente vestiti da marinaretti, con il timone della "Karlsbad" (Lloyd Triestino) di cui il loro padre era Comandante.
La Karlsbad, dopo la Guerra, cambio nome in "Campidoglio" e affondò nel 1931.
Per la datazione della foto, posso dire che il ragazzino più grande era nato nel 1901 e i gemelli nel 1905, quindi direi che siamo nei primissimi anni Dieci del Novecento (la nave venne varata nel 1909).
(La qualità della foto non è buona perchè si tratta di una riproduzione "moderna" dalla foto originale che era più piccola).
giovedì 1 maggio 2014
FIAT 500 110 1959
Libretto di "Uso e Manutenzione", in condizioni perfette, della nostra FIAT 500 con tetto apribile del 1959 (la comprammo usata ed evidentemente la rivendemmo senza il libretto).
Scannerizzo solo alcune pagine, ma sarebbero tutte interessanti.
Scannerizzo solo alcune pagine, ma sarebbero tutte interessanti.
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