Nell'aprile 1898 un visitatore dell'Esposizione Generale Italiana di Torino (per il cinquantenario dello Statuto Albertino) acquista una serie di nove cartoline stampate per l'occasione e le invia facendone una lettera in nove parti a una signorina di Trieste.
Dopo quasi centoventi anni io ne ritrovo (sparse) sette su nove e me ne sto qui a domandarmi se sia stata una sfortuna averne perdute due o una fortuna averne trovate sette.
venerdì 30 dicembre 2016
Esposizione di Torino 1898 serie di cartoline
giovedì 29 dicembre 2016
Cartolina da Giani Stuparich 1941
Gentile cartolina, datata giugno 1941, di Giani Stuparich a mio padre diciassettenne in cui lo loda per il buon risultato all'esame di maturità (inizia sul davanti, ma pubblico solo la parte con la firma)
Il 1941 è, secondo la sua biografia, l'ultimo anno in cui Stuparich insegnò al Liceo Dante.
Non mi ricordo se fosse insegnante di mio padre o se invece lo avesse aiutato a preparare l'esame.
Stuparich doveva indossare volentieri giacche di lana pesante fatte a maglia perché nel lessico della mia famiglia e di quella di alcuni amici di mio padre veniva definito "uno stuparich " quel tipo di indumento.
Il 1941 è, secondo la sua biografia, l'ultimo anno in cui Stuparich insegnò al Liceo Dante.
Non mi ricordo se fosse insegnante di mio padre o se invece lo avesse aiutato a preparare l'esame.
Stuparich doveva indossare volentieri giacche di lana pesante fatte a maglia perché nel lessico della mia famiglia e di quella di alcuni amici di mio padre veniva definito "uno stuparich " quel tipo di indumento.
mercoledì 28 dicembre 2016
Faro della Vittoria attorno al 1930
Stampa o forse incisione (capisco poco di queste cose) che raffigura il Faro della Vittoria visto forse da Roiano o da via Commerciale.
Non c'è data, ma il faro fu ultimato nel 1927, il che può aiutare.
Non ha alcun valore e come disegno non è bellissimo, ma è una testimonianza dell'aspetto che la zona aveva all'epoca.
Per la serie "qua una volta era tutta campagna ".
Non c'è data, ma il faro fu ultimato nel 1927, il che può aiutare.
Non ha alcun valore e come disegno non è bellissimo, ma è una testimonianza dell'aspetto che la zona aveva all'epoca.
Per la serie "qua una volta era tutta campagna ".
martedì 27 dicembre 2016
Stemmi dell'Impero Asburgico
L'Aquila Asburgica circondata dagli stemmi delle province dell'Impero.
Stampa probabilmente proveniente da qualche vecchio libro o enciclopedia.
Circa cm. 23 x 28.
Stampa probabilmente proveniente da qualche vecchio libro o enciclopedia.
Circa cm. 23 x 28.
sabato 24 dicembre 2016
Biglietti natalizi di Renzo e Josè Kollmann 1960 circa
Sette biglietti natalizi per le "Edizioni La Cittadella " di Renzo e Josè Kollmann su idee di Carpinteri &Faraguna.
Ne sono state fatte, negli anni, diverse serie.
Questi, dall'aspetto dei soggetti, dovrebbero essere del 1960 o poco prima.
Gli ultimi due sono "doppi" nel senso che hanno una finestra ritagliata da cui si vede l'immagine che c'è sotto e quindi hanno due disegni.
Ne sono state fatte, negli anni, diverse serie.
Questi, dall'aspetto dei soggetti, dovrebbero essere del 1960 o poco prima.
Gli ultimi due sono "doppi" nel senso che hanno una finestra ritagliata da cui si vede l'immagine che c'è sotto e quindi hanno due disegni.
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venerdì 23 dicembre 2016
Croce argento e smalto con scritta in cirillico 1883
Croce dell'ordine serbo di San Saba (o Sava). Argento e smalto e la data 1883.
Questa versione della medaglia è stata usata tra il 1904 e il 1922.
Questa versione della medaglia è stata usata tra il 1904 e il 1922.
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giovedì 22 dicembre 2016
Spillina stella rossa con falce e martello (1945 circa)
Minuscola spillina da bavero o da berretto a forma di stella rossa con falce e martello.
In dotazione all'esercito russo, trovata per strada quando militari con la stella rossa giravano per le strade di Trieste.
In dotazione all'esercito russo, trovata per strada quando militari con la stella rossa giravano per le strade di Trieste.
mercoledì 21 dicembre 2016
Matitina con custodia di metallo
Pare un termometro, ma è una custodia di metallo che contiene una buffa matitina piatta.
Sopra c'è inciso da un lato "Phénix-Vienne" e dall'altro "Assurances-Vie".
Si direbbe un gadget della sede Viennese delle Assicurazioni Phénix che, a quanto ho trovato, è un'antichissima assicurazione francese.
Difficile stabilire una data.
Il fregio sul cappuccio fa pensare all'inizio del Novecento.
In ogni caso prima dell'invenzione del fapunte perché oggi a nessuno verrebbe mai in mente una matita piatta.
Sopra c'è inciso da un lato "Phénix-Vienne" e dall'altro "Assurances-Vie".
Si direbbe un gadget della sede Viennese delle Assicurazioni Phénix che, a quanto ho trovato, è un'antichissima assicurazione francese.
Difficile stabilire una data.
Il fregio sul cappuccio fa pensare all'inizio del Novecento.
In ogni caso prima dell'invenzione del fapunte perché oggi a nessuno verrebbe mai in mente una matita piatta.
martedì 20 dicembre 2016
Piazza Goldoni, quadro di G. Russian
Piazza Goldoni con la bora, quadro di Gianni Russian.
Circa 1 metro e 10 centimetri x 65 centimetri.
Dal modello delle automobili direi circa Anni Cinquanta.
È firmato, ma non c'è la data... forse è sul retro, ma il quadro è pesante e appeso in alto, quindi non guardo.
È uno dei quadri di proprietà di Chino Alessi che erano nella vecchia sede del Piccolo e che il Direttore donò ai giornalisti quando lasciò il giornale. A mio padre toccò questo che gli piaceva molto.
Circa 1 metro e 10 centimetri x 65 centimetri.
Dal modello delle automobili direi circa Anni Cinquanta.
È firmato, ma non c'è la data... forse è sul retro, ma il quadro è pesante e appeso in alto, quindi non guardo.
È uno dei quadri di proprietà di Chino Alessi che erano nella vecchia sede del Piccolo e che il Direttore donò ai giornalisti quando lasciò il giornale. A mio padre toccò questo che gli piaceva molto.
lunedì 19 dicembre 2016
Due quadretti di Alberto Slataper
Due graziosi quadretti (circa cm 30x40) a olio del pittore triestino Alberto Slataper (Trieste 1870 - Vienna 1935).
Rappresentano momenti di serate eleganti, probabilmente alla fine dell'Ottocento.
Non penso abbiano valore, ma a me piacciono perché sono come fotografie dell'epoca e a me interessa sempre una visione realistica di abiti e abitudini.
Le cornici sono di un materiale strano che sembra gesso, quindi non ho coraggio di pulire né i quadri né le cornici.
Rappresentano momenti di serate eleganti, probabilmente alla fine dell'Ottocento.
Non penso abbiano valore, ma a me piacciono perché sono come fotografie dell'epoca e a me interessa sempre una visione realistica di abiti e abitudini.
Le cornici sono di un materiale strano che sembra gesso, quindi non ho coraggio di pulire né i quadri né le cornici.
domenica 18 dicembre 2016
Fucilino giocattolo "Ideal". Primi anni Trenta.
Questo pensavo di non vederlo mai più. Fucilino giocattolo di mio padre (quindi primi anni Trenta) ritrovato sul fondo di un armadio. Marca "Ideal". Calcio in legno. Gli manca solo una barretta trasversale del meccanismo che si è rotta, ma si ripara facilmente.
(Primo post della nuova serie, dopo il lungo trasferimento dei post vecchi anche su Facebook).
(Primo post della nuova serie, dopo il lungo trasferimento dei post vecchi anche su Facebook).
mercoledì 21 settembre 2016
Croce di Cavaliere del Regno d'Italia (1925)
Croce di Cavaliere del Regno d'Italia.
Non è di nessuno della mia famiglia, probabilmente è collegata a quest' altro post .
In quel caso è del 1925.
Trovata così, senza la scatola.
Non è di nessuno della mia famiglia, probabilmente è collegata a quest' altro post .
In quel caso è del 1925.
Trovata così, senza la scatola.
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martedì 20 settembre 2016
Nonno in divisa (Prima Guerra Mondiale)
Foto che ritrae mio nonno paterno (a sinistra) e un suo commilitone in divisa da Capitano del Regio Esercito, probabilmente scattata nel 1919 perchè pare essere della stessa serie di un'altra foto in cui il nonno indossa un'altra uniforme.
Ho ancora la spada (che si può vedere assieme all'altra foto in questo post ), il cinturone e credo anche gli stivali.
Le divise del nonno giravano ancora per casa quando ero piccola, ma perfino mia nonna fece una pulizia degli armadi a un certo punto della propria vita.
La pistola fu ritrovata in un cassetto alla morte della nonna (che aveva giurato di essersene liberata quando entrarono in vigore leggi precise sul possesso delle armi) e per farla uscire da casa in modo legale ho dovuto faticare abbastanza.
Ho ancora la spada (che si può vedere assieme all'altra foto in questo post ), il cinturone e credo anche gli stivali.
Le divise del nonno giravano ancora per casa quando ero piccola, ma perfino mia nonna fece una pulizia degli armadi a un certo punto della propria vita.
La pistola fu ritrovata in un cassetto alla morte della nonna (che aveva giurato di essersene liberata quando entrarono in vigore leggi precise sul possesso delle armi) e per farla uscire da casa in modo legale ho dovuto faticare abbastanza.
lunedì 19 settembre 2016
L'armadio/vetrina Biedermeier austriaco (metà 800)
Armadio vetrina Biedermeier, di metà Ottocento, quasi certamente proveniente da Vienna.
Non mi ricordo le misure esatte... è largo 140 cm e alto, mi pare, due metri.
Altro "ninnolo enorme" (cioè oggetto di grosse dimensioni che mio padre si teneva in casa perchè gli piaceva e non perchè fosse di qualche utilità).
Probabilmente il più enorme dei ninnoli enormi, per essere precisi.
Trovato nella stessa vecchia casa da cui provengono molte cose di questo blog, fu, come altri oggetti, parcheggiato da mio padre a casa di mia nonna dove stette tranquillo in uno stanzino per una trentina d'anni.
Al momento di sgomberare la casa della nonna, anche questo armadio era già stato imballato e valutato (con una base d'asta alquanto più alta di quel che oggi si può chiedere) quando mio padre decise che proprio non poteva separarsene.
Non è facile trovare posto per un armadio a due ante in una casa già sovraccarica, così se lo portò in camera sua, dove sta ancora come un enorme cavolo a merenda.
Una delle poche cose che veramente ho provato a vendere, mettendolo anche on line, ma mi hanno risposto solo truffatori della Costa D'Avorio.
Onestamente è molto bello e, a parte la serratura che va riparata, è anche in ottimo stato, ma vorremmo sgomberare questa stanza ancora più delle altre e finchè non esce l'armadio non se ne fa nulla.
Non mi ricordo le misure esatte... è largo 140 cm e alto, mi pare, due metri.
Altro "ninnolo enorme" (cioè oggetto di grosse dimensioni che mio padre si teneva in casa perchè gli piaceva e non perchè fosse di qualche utilità).
Probabilmente il più enorme dei ninnoli enormi, per essere precisi.
Trovato nella stessa vecchia casa da cui provengono molte cose di questo blog, fu, come altri oggetti, parcheggiato da mio padre a casa di mia nonna dove stette tranquillo in uno stanzino per una trentina d'anni.
Al momento di sgomberare la casa della nonna, anche questo armadio era già stato imballato e valutato (con una base d'asta alquanto più alta di quel che oggi si può chiedere) quando mio padre decise che proprio non poteva separarsene.
Non è facile trovare posto per un armadio a due ante in una casa già sovraccarica, così se lo portò in camera sua, dove sta ancora come un enorme cavolo a merenda.
Una delle poche cose che veramente ho provato a vendere, mettendolo anche on line, ma mi hanno risposto solo truffatori della Costa D'Avorio.
Onestamente è molto bello e, a parte la serratura che va riparata, è anche in ottimo stato, ma vorremmo sgomberare questa stanza ancora più delle altre e finchè non esce l'armadio non se ne fa nulla.
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domenica 18 settembre 2016
Orologio a pendolo da parete (primi dell'800?)
Questo catafalco di orologio a pendolo fa parte a buon diritto della categoria "ninnoli enormi", cioè di quegli oggetti di casa o trovati altrove che mio padre non voleva dare via anche se occupavano molto spazio.
Questo fu trovato in una vecchia casa e parcheggiato per decenni nel vasto appartamento di mia nonna.
Quando mia nonna morì, una casa d'aste svuotò tutto.
Questo orologio era già stato imballato quando mio padre decise che proprio non poteva separarsene e così restò in casa.
Non l'ho misurato e dalle foto non si capisce quanto sia grande... direi che si avvicina al metro e mezzo, considerato che il soffitto è di tre metri e mezzo.
Ho cercato on line qualcosa di simile per saperne di più... ho trovato orologi più o meno con lo stesso stile che risalgono alla prima metà dell'Ottocento, ma nessuno con l'oro e gli angioletti dipinti.
Può essere che sulla piattaformina in alto ci fosse qualcosa di agghiacciante tipo un'aquila o un cavallo che si è rovinato ed è stato tolto... ma da quando lo "conosco" io è sempre stato così.
Penso che funzioni, anche se non mi sono mai arrampicata per caricarlo.
Questo fu trovato in una vecchia casa e parcheggiato per decenni nel vasto appartamento di mia nonna.
Quando mia nonna morì, una casa d'aste svuotò tutto.
Questo orologio era già stato imballato quando mio padre decise che proprio non poteva separarsene e così restò in casa.
Non l'ho misurato e dalle foto non si capisce quanto sia grande... direi che si avvicina al metro e mezzo, considerato che il soffitto è di tre metri e mezzo.
Ho cercato on line qualcosa di simile per saperne di più... ho trovato orologi più o meno con lo stesso stile che risalgono alla prima metà dell'Ottocento, ma nessuno con l'oro e gli angioletti dipinti.
Può essere che sulla piattaformina in alto ci fosse qualcosa di agghiacciante tipo un'aquila o un cavallo che si è rovinato ed è stato tolto... ma da quando lo "conosco" io è sempre stato così.
Penso che funzioni, anche se non mi sono mai arrampicata per caricarlo.
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sabato 17 settembre 2016
Vademecum del Club di Topolino (1966)
Mi pare sempre che le cose mie siano troppo recenti per questo blog, ma poi mi ricordo l'età che ho e che cose di cinquant'anni fa cominciano ad essere piuttosto vecchie.
"Vademecum del Club di Topolino", anno 1966 visto che tutti i dati sono aggiornati al 1965/66.
Stando a quanto annotato, io raggiunsi il grado di "Ispettore Generale" e poi mi fermai.
Si andava avanti nella "gerarchia" raccogliendo i punti pubblicati su "Topolino" e sui fascicoletti che mi pare si chiamassero "Gli Albi della Rosa" (sempre storie Disney, ma in un giornalino molto più sottile che di solito conteneva una storia lunga, una breve e una monopagina) incollandoli su una tessera apposita.
Dal "Vademecum" ho imparato molte cose e tutt'ora devo il sapere a memoria le Sette Meraviglie del Mondo a questo librino.
Ho letto "Topolino" fino a sei o sette anni fa, poi mi sono stufata perchè era diventato troppo moralistico ed educativo, il che non era mai stato nè ai tempi della DC e della Mondadori nè ai tempi del tanto "fascista" Walt Disney.
Le regole sono senza tempo: comportatevi bene e vogliate bene a tutti.
Avevo una raccolta di "Topolini" più o meno dal 1970, ma ho dovuto buttare via tutto per ragioni di spazio (e perchè le cose che ho io, qualsiasi cosa sia, non valgono mai niente se cerco di venderle), ma posso dire, dopo aver riletto per quarant'anni le vecchie storie, che il giornalino dei giorni nostri proprio non regge il paragone e spesso sfiora il vero giramento di scatole nel lettore adulto.
"Vademecum del Club di Topolino", anno 1966 visto che tutti i dati sono aggiornati al 1965/66.
Stando a quanto annotato, io raggiunsi il grado di "Ispettore Generale" e poi mi fermai.
Si andava avanti nella "gerarchia" raccogliendo i punti pubblicati su "Topolino" e sui fascicoletti che mi pare si chiamassero "Gli Albi della Rosa" (sempre storie Disney, ma in un giornalino molto più sottile che di solito conteneva una storia lunga, una breve e una monopagina) incollandoli su una tessera apposita.
Dal "Vademecum" ho imparato molte cose e tutt'ora devo il sapere a memoria le Sette Meraviglie del Mondo a questo librino.
Ho letto "Topolino" fino a sei o sette anni fa, poi mi sono stufata perchè era diventato troppo moralistico ed educativo, il che non era mai stato nè ai tempi della DC e della Mondadori nè ai tempi del tanto "fascista" Walt Disney.
Le regole sono senza tempo: comportatevi bene e vogliate bene a tutti.
Avevo una raccolta di "Topolini" più o meno dal 1970, ma ho dovuto buttare via tutto per ragioni di spazio (e perchè le cose che ho io, qualsiasi cosa sia, non valgono mai niente se cerco di venderle), ma posso dire, dopo aver riletto per quarant'anni le vecchie storie, che il giornalino dei giorni nostri proprio non regge il paragone e spesso sfiora il vero giramento di scatole nel lettore adulto.
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giovedì 15 settembre 2016
Motonave "Duilio", cartellone pubblicitario (prima del 1932)
Cartellone pubblicitario (olio su tela, cm 100 x cm 70) della Motonave "Duilio", costruita dall'Ansaldo di Sestri Levante nel 1916 per la "Navigazione Generale Italiana" di Genova.
Posso datare a "prima del 1932" perchè nel 1932 la società venne ceduta e la nave passò alla "Italia Flotte Riuntite" e cambio anche i colori dei fumaioli.
La nave, che avrebbe dovuto far rotta per il Sudamerica, invece fece prima la rotta per New York e poi quella Genova- Città del Capo.
Nel 1937 passò al Lloyd Triestino.
All'inizio della Seconda Guerra Mondiale fu messa in disarmo, ma riprese il servizio (da Genova) nel 1942 per riportare in Patria gli Italiani dalla Somalia e dall'Etiopia, facendo tre viaggi.
Quindi tornò a Trieste dove fu di nuovo messa in disarmo e dove venne affondata, vicino a Muggia, dai bombardamenti alleati.
Nel 1948 il relitto venne recuperato e demolito.
Non mi ricordo la provenienza del cartellone, se lo abbiamo trovato, comprato o se era da sempre in casa.
Forse è stato incorniciato in tempi più recenti rispetto alla sua età.
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mercoledì 14 settembre 2016
Spilla bigiotteria USA anni 40
Questa spilla non è di famiglia. L'ho comprata io una trentina di anni fa in un negozio del Ghetto che vendeva bigiotteria americana degli Anni Quaranta. L'avevo regalata a mia madre a cui non piaceva. Adesso la uso io che ho gusti pacchiani e il verde con il viola sono i miei colori preferiti.
È grande e pesante (è appoggiata su una custodia per occhiali, per dare un'idea delle dimensioni) e sta bene su cappotti o giacconi.
È grande e pesante (è appoggiata su una custodia per occhiali, per dare un'idea delle dimensioni) e sta bene su cappotti o giacconi.
martedì 13 settembre 2016
Completo da tavola per viaggio del Lloyd Triestino
Piccolo astuccio in cuoio con il marchio del Lloyd Triestino. Probabilmente anni 30 o 40. Contiene un bicchiere di vetro e coltello, forchetta e cucchiaio a serramanico. Ne ho due. Ho scoperto che erano due dopo cinquant'anni in cui pensavo che fosse lo stesso che si spostava.
lunedì 25 luglio 2016
Samovar russo in ottone (1896)
Samovar russo in ottone con marchiata la data 1896.
Completo di tutti i pezzi (compresa una rotellina che non so dove vada messa), porta i segni (rimediabili) di un'antica pulizia e sarebbe bisognoso di ulteriori premure perchè io l'ho solo spolverato ed era rimasto in soffitta per decenni.
Una curiosità: questo samovar è lo stesso che appare all'estrema destra in questa foto
Completo di tutti i pezzi (compresa una rotellina che non so dove vada messa), porta i segni (rimediabili) di un'antica pulizia e sarebbe bisognoso di ulteriori premure perchè io l'ho solo spolverato ed era rimasto in soffitta per decenni.
Una curiosità: questo samovar è lo stesso che appare all'estrema destra in questa foto
venerdì 17 giugno 2016
Acquisto 500 usata (fattura) 1960
La 500 di cui avevo trovato il libretto di uso e manutenzione torna a farsi vedere con la fattura di acquisto, intestata a mia nonna (che la regalerà a mio padre).
Prezzo 262.000 lire più IGE.
Dev'essere stato un buon affare perchè la 500, stando al libretto, era del 1959 e quindi nel giugno del 1960 era praticamente nuova.
Concessionario FIAT Antonio Grandi, notaio Arturo Gargano.
Il post che mostra il libretto di uso e manutenzione è QUI
Prezzo 262.000 lire più IGE.
Dev'essere stato un buon affare perchè la 500, stando al libretto, era del 1959 e quindi nel giugno del 1960 era praticamente nuova.
Concessionario FIAT Antonio Grandi, notaio Arturo Gargano.
Il post che mostra il libretto di uso e manutenzione è QUI
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