Per una volta metto una foto un po' più recente perchè raffigura l'unica volta in vita mia in cui io abbia vinto qualcosa.
Anche se in famiglia (come dirò) si vociferò fin da subito che non fosse proprio tutto merito mio.
In occasione della "Mostra del Fiore" ci fu un concorso di disegno per i bambini delle elementari in cui, ovviamente, bisognava disegnare un fiore.
Doveva essere il 1962 o 63.
Io (me lo ricordo ancora) disegnai dei fiori di maggio che appunto furono tra i (molti) disegni premiati e in più vinsi il premio più bello in palio, cioè un canarino in gabbia.
Risultò poi essere una femmina e non cantò mai, limitandosi a emettere rari suoni strozzati.
Ci si aspetterebbe che a casa mia fossero tutti orgogliosi della loro bambina che aveva fatto un bellissimo disegno, invece la versione accreditata fu quella di mio padre, cioè questa: "Ghe go dito mi ala Costantinides (Fulvia Costantinides era nella giuria del premio ed è la signora che mi consegna la gabbia o forse è la signora vicino a lei) che te gavevi fato un pùpolo e ela la gaverà passà tuta la note a zercarlo per darte un premio".
Cioè: il merito non era mio, ma della gentilezza della signora Costantinides che conosceva mio padre e che volle fargli una cortesia.
Il mio disegno era bello, ma se fosse proprio proprio "da canarino" non saprei dirlo.
Così andò l'unica volta che vinsi un premio, con l'ombra dell'ipotesi di una giuria parziale.
"Philo Vance e il caso della canarina raccomandata".
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