Ritratto di sconosciuto signore, scattato a Vienna nel 1899 dal fotografo Wilhelm Otto junior.
Per chi riesce a decifrare la firma, il signore smetterà di essere sconosciuto.
Da segnalare la fantastica cravatta.
domenica 20 aprile 2014
Donnine nude! (Più o meno) (8)
Altra bellissima donnina, presumibilmente datata attorno agli Anni Venti, firmata da Xavier Sager.
Cartolina francese.
Titolo: "A quoi révent le jeunes filles" (Cosa sognano le ragazze).
A quanto pare, sognano fortuna e denaro (come del resto si fa a ogni età).
Cartolina francese.
Titolo: "A quoi révent le jeunes filles" (Cosa sognano le ragazze).
A quanto pare, sognano fortuna e denaro (come del resto si fa a ogni età).
Gita di fine Ottocento
Pirano, il Molo. Inizi del Novecento
Cartolina non viaggiata (quindi non facilmente databile) colorata a mano che raffigura il Molo di Pirano.
Presumibilmente siamo nei primi anni del Novecento.
Presumibilmente siamo nei primi anni del Novecento.
Cappuccetto Rosso 1898
Cartolina del 1898 con una citazione di Machiavelli e l'immagine di Cappuccetto Rosso prima che assumesse l'immagine che disegnatori più recenti le hanno dato.
giovedì 10 aprile 2014
Ludwig Carl Strauch, pittore
Due cose a mio avviso assai graziose che ho trovato in luoghi differenti, ma entrambe legate alla stessa persona.
Si tratta di due operine del pittore austriaco Ludwig Carl Strauch (1875 - 1959) dei primi anni del Novecento e sono tutte e due dei gentili omaggi del pittore.
La prima è una cartolina (Vienna, 1904), inviata a un amico triestino, su cui ha dipinto un acquerello e la seconda (Zara, 1909) è il biglietto da visita di un ufficiale austriaco sul cui retro Strauch ha disegnato a matita il ritratto del proprietario.
Entrambi sono firmati con chiarezza (la cartolina ha anche il mittente ben specificato).
Tutto questo mi ha fatto diventare simpatico Strauch che non doveva certo essere un artista geloso delle proprie opere.
Onestamente non lo conoscevo e ho quindi trovato che fu pittore e maestro di disegno ed è noto per aver scoperto Egon Schiele, che fu suo allievo ed esserne stato ritratto.
(Il secondo nome, secondo i testi che ho trovato, era "Karl", ma lui firma con una "C", quindi doveva essere "Carl")
Si tratta di due operine del pittore austriaco Ludwig Carl Strauch (1875 - 1959) dei primi anni del Novecento e sono tutte e due dei gentili omaggi del pittore.
La prima è una cartolina (Vienna, 1904), inviata a un amico triestino, su cui ha dipinto un acquerello e la seconda (Zara, 1909) è il biglietto da visita di un ufficiale austriaco sul cui retro Strauch ha disegnato a matita il ritratto del proprietario.
Entrambi sono firmati con chiarezza (la cartolina ha anche il mittente ben specificato).
Tutto questo mi ha fatto diventare simpatico Strauch che non doveva certo essere un artista geloso delle proprie opere.
Onestamente non lo conoscevo e ho quindi trovato che fu pittore e maestro di disegno ed è noto per aver scoperto Egon Schiele, che fu suo allievo ed esserne stato ritratto.
(Il secondo nome, secondo i testi che ho trovato, era "Karl", ma lui firma con una "C", quindi doveva essere "Carl")
Barche a vela 1905
Cartolina viaggiata del 1905 raffigurante delle barche a vela.
Nessun indizio sul luogo.
Potrebbe anche trattarsi di un lago perchè la tipografia che ha stampato la cartolina è di Milano.
Nessun indizio sul luogo.
Potrebbe anche trattarsi di un lago perchè la tipografia che ha stampato la cartolina è di Milano.
Signora seduta
Ritratto di ignota signora seduta.
Forse una parente o un'amica di famiglia perchè sul retro c'è un'affettuosa dedica a mio padre bambino... quindi siamo attorno al 1930.
Come sempre resto affascinata dalle calze e dalle scarpe e anche dalla volpe che si morde la coda con le zampette penzolanti... ce ne erano un paio anche in casa... con una (rossa) giocavo da bambina, un'altra, argentata, conservata con cura, chissà dov'è finita.
Forse una parente o un'amica di famiglia perchè sul retro c'è un'affettuosa dedica a mio padre bambino... quindi siamo attorno al 1930.
Come sempre resto affascinata dalle calze e dalle scarpe e anche dalla volpe che si morde la coda con le zampette penzolanti... ce ne erano un paio anche in casa... con una (rossa) giocavo da bambina, un'altra, argentata, conservata con cura, chissà dov'è finita.
Ufficiale austroungarico
martedì 8 aprile 2014
Famiglia in vacanza, l'abbronzatura
Foto di una famiglia ritratta (suppongo) durante delle vacanze estive di fine Ottocento, forse primi del Novecento.
In controtendenza rispetto a quel che ci hanno sempre detto e cioè che un tempo si abbronzavano solo i popolani, mentre le signore stavano attentissime a mantenere la pelle candida e diafana.
Questa è chiaramente una famiglia borghese e anche abbastanza agiata e sono tutti, comprese le signore, ben dorati dal sole.
Strepitosa la "mise" del giovinotto vestito di bianco.
In controtendenza rispetto a quel che ci hanno sempre detto e cioè che un tempo si abbronzavano solo i popolani, mentre le signore stavano attentissime a mantenere la pelle candida e diafana.
Questa è chiaramente una famiglia borghese e anche abbastanza agiata e sono tutti, comprese le signore, ben dorati dal sole.
Strepitosa la "mise" del giovinotto vestito di bianco.
Jos Torley, Champagne Ungherese
Volantino pubblicitario dello "Champagne" "Jos Torley" prodotto a Budapest.
Probabilmente risale ad attorno al 1920.
Se vi interessa la storia di uno dei più famosi "Champagne" prodotti fuori dalla Francia, cercate "Jos Torley" su Wikipedia.
Probabilmente risale ad attorno al 1920.
Se vi interessa la storia di uno dei più famosi "Champagne" prodotti fuori dalla Francia, cercate "Jos Torley" su Wikipedia.
Prima Comunione, 1941
Casa Editrice tedesca, 1917
Simpatico volantino con cui una casa editrice tedesca pubblicizzava le uscite per il mese di Marzo.
Compatibilmente con la mia inesistente conoscenza degli autori tedeschi del periodo e della lettura dei caratteri gotici, ho dedotto che i libri citati dovrebbero essere usciti nel 1916 o 1917.
Pero, visto che si poteva pubblicizzare nel 1917 un libro del 1916, ma non viceversa, propendo per il 1917...
Compatibilmente con la mia inesistente conoscenza degli autori tedeschi del periodo e della lettura dei caratteri gotici, ho dedotto che i libri citati dovrebbero essere usciti nel 1916 o 1917.
Pero, visto che si poteva pubblicizzare nel 1917 un libro del 1916, ma non viceversa, propendo per il 1917...
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La signora e i due Imperi
Foto di matrona ignota che però è (per me) interessante per diversi motivi.
Colpiscono sia la spilla a forma di cervo volante (non di scarabeo: ha i cornetti) sia il mobiletto sul quale la signora appoggia il braccio che mi ricorda (o forse è) uno di quei mobiletti venuti dalla Cina e contenenti il gioco del Mah-Jong che stavano in tante case triestine, portati dai marittimi del Lloyd.
Poi, sotto alla foto e sul retro, si può leggere che i soliti "Sebastianutti e Benque" che da soli o separati sono gli autori della maggior parte delle foto borghesi di un lungo periodo, si qualificano in questo caso (ed è l'unico che ho trovato) "Fotografi dell'Imperial Regia Corte d'Austria e del Brasile".
Quindi la foto dovrebbe essere stata fatta tra il 1883 (anni in cui lo studio fotografico ottenne l'autorizzazione a definirsi "fotografo della Corte Austriaca" e il 1887, anno in cui i fotografi spostarono la sede in Piazza Della Borsa.
Colpiscono sia la spilla a forma di cervo volante (non di scarabeo: ha i cornetti) sia il mobiletto sul quale la signora appoggia il braccio che mi ricorda (o forse è) uno di quei mobiletti venuti dalla Cina e contenenti il gioco del Mah-Jong che stavano in tante case triestine, portati dai marittimi del Lloyd.
Poi, sotto alla foto e sul retro, si può leggere che i soliti "Sebastianutti e Benque" che da soli o separati sono gli autori della maggior parte delle foto borghesi di un lungo periodo, si qualificano in questo caso (ed è l'unico che ho trovato) "Fotografi dell'Imperial Regia Corte d'Austria e del Brasile".
Quindi la foto dovrebbe essere stata fatta tra il 1883 (anni in cui lo studio fotografico ottenne l'autorizzazione a definirsi "fotografo della Corte Austriaca" e il 1887, anno in cui i fotografi spostarono la sede in Piazza Della Borsa.
lunedì 7 aprile 2014
Gigi Lipizzer, "Mondo Macaco"
Confesso di essere impreparata sull'argomento.
Librino di "Gigi Lipizzer" (Eugenio Valenti), datato 1923.
Storica macchietta triestina, Gigi Lipizzer parlava il dialetto più popolaresco e plebeo.
Titolo: "Mondo Macaco", sottotitolo "Le quaranta più meo ciacolade de Gigi Lipizzer".
In condizioni catastrofiche, probabilmente acquistato più di recente su una bancarella poichè porta la scherzosa dedica a un oste (suppongo) e che potrebbe essere di pugno dell'autore.
Librino di "Gigi Lipizzer" (Eugenio Valenti), datato 1923.
Storica macchietta triestina, Gigi Lipizzer parlava il dialetto più popolaresco e plebeo.
Titolo: "Mondo Macaco", sottotitolo "Le quaranta più meo ciacolade de Gigi Lipizzer".
In condizioni catastrofiche, probabilmente acquistato più di recente su una bancarella poichè porta la scherzosa dedica a un oste (suppongo) e che potrebbe essere di pugno dell'autore.
Passo della Mendola, agosto 1911
Di questa coppia di zii di mia nonna si è ormai capito che amavano viaggiare ed erano appassionati di montagna.
Foto scattata l'11 agosto 1911 sul Passo della Mendola.
Nonostante gli alpenstock e le scarpe pesanti, l'abbigliamento di entrambi non pare fantastico per camminare in montagna.
Foto scattata l'11 agosto 1911 sul Passo della Mendola.
Nonostante gli alpenstock e le scarpe pesanti, l'abbigliamento di entrambi non pare fantastico per camminare in montagna.
Mogadiscio, Banca d'Italia, 1935
Il Palazzo della Banca d'Italia a Mogadiscio nel 1935.
Interessanti i francobolli "Poste Italiane, Somalia".
Interessanti i francobolli "Poste Italiane, Somalia".
Il canzoniere della Radio, 1° Maggio 1942
Trovato ad aggirarsi tra le cartoline questo solitario numero de "Il canzoniere della Radio" datato 1° Maggio 1942, probabilmente acquistato perchè conteneva il tagliando per un concorso (che infatti è stato ritagliato).
Il giornalino (cm 12 x cm 17) offre quel che promette, cioè i testi delle canzoni allora in voga e trasmesse dalla radio.
Nelle ultime pagine cose varie: un dialoghetto spiritoso, la posta dei lettori ("Come sta Rabagliati?" "Molto meglio, state tranquilli"), una lezione di fisarmonica, un cruciverba... cose così.
Delle canzoni pubblicate si è persa la memoria... pubblico l'unica che ancora resiste nei ricordi di qualcuno: "Mamma voglio anch'io la fidanzata", anche nella versione femminile "Mamma mi ci vuole un fidanzato".
Forse, all'epoca, che una ragazza dicesse "Voglio un fidanzato" pareva poco serio o troppo libero.
(Pubblico anche il retro perchè c'è la pubblicità dei primi dischi di Totò)
Il giornalino (cm 12 x cm 17) offre quel che promette, cioè i testi delle canzoni allora in voga e trasmesse dalla radio.
Nelle ultime pagine cose varie: un dialoghetto spiritoso, la posta dei lettori ("Come sta Rabagliati?" "Molto meglio, state tranquilli"), una lezione di fisarmonica, un cruciverba... cose così.
Delle canzoni pubblicate si è persa la memoria... pubblico l'unica che ancora resiste nei ricordi di qualcuno: "Mamma voglio anch'io la fidanzata", anche nella versione femminile "Mamma mi ci vuole un fidanzato".
Forse, all'epoca, che una ragazza dicesse "Voglio un fidanzato" pareva poco serio o troppo libero.
(Pubblico anche il retro perchè c'è la pubblicità dei primi dischi di Totò)
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domenica 6 aprile 2014
Politeama Rossetti 5 maggio 1916
Nonostante la guerra, nel 1916 continuava la stagione teatrale del Politeama Rossetti.
Locandina che pubblicizza gli spettacoli in scena il 5 maggio 1916.
Prima un "poema drammatico" ("Trionfo d'amore") in due atti e poi una commedia brillante in un atto ("Un' avventura di viaggio").
Curiosamente (o forse all'epoca non importava molto) non sono citati gli autori dei testi.
Facendo una ricerca, ho visto che Carmelo Dangeli (Trieste 1888 - Roma 1959) prese poi il nome d'arte di Angelo Calabrese e continuò a recitare fino agli Anni Cinquanta, apparendo anche in TV.
Locandina che pubblicizza gli spettacoli in scena il 5 maggio 1916.
Prima un "poema drammatico" ("Trionfo d'amore") in due atti e poi una commedia brillante in un atto ("Un' avventura di viaggio").
Curiosamente (o forse all'epoca non importava molto) non sono citati gli autori dei testi.
Facendo una ricerca, ho visto che Carmelo Dangeli (Trieste 1888 - Roma 1959) prese poi il nome d'arte di Angelo Calabrese e continuò a recitare fino agli Anni Cinquanta, apparendo anche in TV.
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sabato 5 aprile 2014
Gli artigiani di una volta
Preventivo del falegname Modesto Cainelli (Lavoratorio Mobili, via San Francesco 22) scritto il 23 luglio 1932 e riguardante la rimessa a nuovo di una camera da letto.
Credo che il preventivo fosse stato accettato perchè i comodini e l'armadio nella camera da letto dei nonni non avevano più le gambette.
Credo che il preventivo fosse stato accettato perchè i comodini e l'armadio nella camera da letto dei nonni non avevano più le gambette.
Passaporto Regno d'Italia 1928
Dopo il passaporto del 1939 che ho pubblicato in questo post ne ho trovato uno del 1928.
C'è qualche differenza: in copertina c'è anche lo Stemma del Fascio, Vittorio Emanuele non è ancora Imperatore d'Etiopia e lo stile del documento è nel complesso un po' più sobrio.
C'è qualche differenza: in copertina c'è anche lo Stemma del Fascio, Vittorio Emanuele non è ancora Imperatore d'Etiopia e lo stile del documento è nel complesso un po' più sobrio.
Trieste: Teatro Verdi, anni Cinquanta
A questa foto manca un pezzo, ma la pubblico lo stesso perchè mi piace molto.
Veduta "panoramica" del pubblico del Teatro Verdi, probabilmente all'Apertura della Stagione Lirica in un imprecisato anno dei Cinquanta (o primi Sessanta?) del Novecento... ma penso dopo il 1954 perchè non vedo ufficiali americani o inglesi.
(Foto de Rota, Largo Barriera Vecchia 9).
Veduta "panoramica" del pubblico del Teatro Verdi, probabilmente all'Apertura della Stagione Lirica in un imprecisato anno dei Cinquanta (o primi Sessanta?) del Novecento... ma penso dopo il 1954 perchè non vedo ufficiali americani o inglesi.
(Foto de Rota, Largo Barriera Vecchia 9).
Massimiliano a Miramare
Anche questa foto è di qualche mese oltre al tempo massimo consentito da questo blog.
E' del 1961: il monumento a Massimiliano è appena arrivato nel Parco di Miramare e mio padre si toglie il cappello per salutarlo.
La foto è un po' mossa e infatti l'ho trovata nel cassetto degli scarti.
E' del 1961: il monumento a Massimiliano è appena arrivato nel Parco di Miramare e mio padre si toglie il cappello per salutarlo.
La foto è un po' mossa e infatti l'ho trovata nel cassetto degli scarti.
1944: ebrei al Coroneo
Questo foglietto è una delle cose più tristi che ho trovato (e ne ho trovati altri due analoghi).
Si tratta di uno dei moduli da riempire per far avere qualcosa (in questo caso del cibo) ai detenuti del Coroneo nell'agosto del 1944.
La detenuta era l'anziana zia di mia nonna, ebrea, che era stata arrestata e messa nelle Carceri Giudiziarie, assieme alla sorella e al fratello.
Il firmatario del modulo è mio nonno (ariano).
Se i moduli sono tornati a casa non inoltrati e senza le firme dei detenuti è perchè quei detenuti ebrei, al Coroneo, non c'erano più: erano stati deportati e moriranno ad Auschwitz circa un mese dopo.
Si tratta di uno dei moduli da riempire per far avere qualcosa (in questo caso del cibo) ai detenuti del Coroneo nell'agosto del 1944.
La detenuta era l'anziana zia di mia nonna, ebrea, che era stata arrestata e messa nelle Carceri Giudiziarie, assieme alla sorella e al fratello.
Il firmatario del modulo è mio nonno (ariano).
Se i moduli sono tornati a casa non inoltrati e senza le firme dei detenuti è perchè quei detenuti ebrei, al Coroneo, non c'erano più: erano stati deportati e moriranno ad Auschwitz circa un mese dopo.
Ritratto di Famiglia in un esterno
Cervignano 1928
Trieste: Carnevale 1952
Foto di una festa di carnevale del 1952 (o 51 o 53, di sicuro anteriore alla primavera del 1953) nella bellissima villa di una bellissima ragazza triestina.
Visto che non ero ancora nata, posso identificare solo una parte dei presenti.
Cito i signori ed eventualmente le allora fidanzate (poi prime e/o definitive mogli) che riesco a riconoscere e che hanno percorso nei decenni successivi una storia personale legata in un modo o nell'altro alla storia di Trieste.
Gianni Tamaro (Anna Anzellotti), Roberto Costa (Viviana Vidusso), Lino Carpinteri & Mariano Faraguna (Lisetta Brunner), Dino Tamburini (credo), Giorgio Padoa, Ugo Amodeo, Giorgio Vidusso (Marga Feriani), Gianpaolo de Ferra (Rosanna Locuoco), Fulvio Anzellotti, Tullio Kezich e Callisto Cosulich.
Visto che non ero ancora nata, posso identificare solo una parte dei presenti.
Cito i signori ed eventualmente le allora fidanzate (poi prime e/o definitive mogli) che riesco a riconoscere e che hanno percorso nei decenni successivi una storia personale legata in un modo o nell'altro alla storia di Trieste.
Gianni Tamaro (Anna Anzellotti), Roberto Costa (Viviana Vidusso), Lino Carpinteri & Mariano Faraguna (Lisetta Brunner), Dino Tamburini (credo), Giorgio Padoa, Ugo Amodeo, Giorgio Vidusso (Marga Feriani), Gianpaolo de Ferra (Rosanna Locuoco), Fulvio Anzellotti, Tullio Kezich e Callisto Cosulich.
mercoledì 2 aprile 2014
Militari al mare
Piccola foto di cui, tanto per cambiare non so nulla.
Si tratta, come ognuno può vedere, di un gruppo di militari al mare.
La mutanda non è facilmente databile, ma dalla divisa del soldato sullo sfondo direi che siamo attorno alla Prima Guerra Mondiale.
Interessante, ancorchè succinto, l'abbigliamento: i terribili costumi di lana e anche il curioso pigiama del primo a sinistra.
Dai cappelli sembrerebbe una riunione di più Armi: Fanteria, Alpini e, se quello che a messo le piume sul cappello da spiaggia era spiritoso, anche Bersaglieri.
Si tratta, come ognuno può vedere, di un gruppo di militari al mare.
La mutanda non è facilmente databile, ma dalla divisa del soldato sullo sfondo direi che siamo attorno alla Prima Guerra Mondiale.
Interessante, ancorchè succinto, l'abbigliamento: i terribili costumi di lana e anche il curioso pigiama del primo a sinistra.
Dai cappelli sembrerebbe una riunione di più Armi: Fanteria, Alpini e, se quello che a messo le piume sul cappello da spiaggia era spiritoso, anche Bersaglieri.
Le aquile di Myslowitz
Non so una parola di tedesco, quindi per queste due cartoline vado per assonanze e intuito.
Myslowitz, oggi Myslowice in Polonia, è una città dell'Alta Slesia che un tempo doveva essere nota per essere posta al confine tra tre Stati (Austria, Germania e Russia).
Queste due cartoline, non viaggiate, ma con un timbro speciale del 26 maggio 1922, ricordano tale particolarità di Myslowitz.
Ho provato a cercare altre notizie, ma non ho trovato niente di più di quel che la mia approssimativa traduzione aveva rivelato.
Ovviamente, poichè le cartoline sono tedesche, non è che gliene freghi molto della Russia che sta laggiù in fondo.
Myslowitz, oggi Myslowice in Polonia, è una città dell'Alta Slesia che un tempo doveva essere nota per essere posta al confine tra tre Stati (Austria, Germania e Russia).
Queste due cartoline, non viaggiate, ma con un timbro speciale del 26 maggio 1922, ricordano tale particolarità di Myslowitz.
Ho provato a cercare altre notizie, ma non ho trovato niente di più di quel che la mia approssimativa traduzione aveva rivelato.
Ovviamente, poichè le cartoline sono tedesche, non è che gliene freghi molto della Russia che sta laggiù in fondo.
Amico di Topolino 1960-61
Qui siamo quasi fuori tempo massimo, poichè ho fissato per il 1960 il termine ultimo perchè qualcosa possa venir pubblicata in questo blog.
Però ho trovato in un cassetto la mia tessera di Amico di Topolino 1960-61 e probabilmente sarà l'unica cosa mia abbastanza vecchia da poter essere mostrata qui.
Quindi eccola qua.
Però ho trovato in un cassetto la mia tessera di Amico di Topolino 1960-61 e probabilmente sarà l'unica cosa mia abbastanza vecchia da poter essere mostrata qui.
Quindi eccola qua.
Villaco, 1898
Altra idilliaca cartolina da Villaco, datata 13 agosto 1898 (e arrivata ad Aurisina il giorno dopo).
Crepuscolo di Gloria (1928) al Politeama Rossetti
Locandina di grandi dimensioni che reclamizza uno dei Grandi Film Paramounth della stagione 1928/1929 al Politeama Rossetti di Trieste.
Si tratta di "Crepuscolo di Gloria" di Joseph Von Sternberg con Emil Jannings e William Powell.
Storia drammatica che si ispira alle vicende, allora recenti, dei russi zaristi, spesso nobili e già ricchissimi, fuggiti negli Stati Uniti e ridotti a una vita di stenti e di difficoltà.
La locandina è abbastanza in cattivo stato e quindi scannerizzo solo la copertina (ha quattro pagine) onde evitarle ulteriori choc.
Si tratta di "Crepuscolo di Gloria" di Joseph Von Sternberg con Emil Jannings e William Powell.
Storia drammatica che si ispira alle vicende, allora recenti, dei russi zaristi, spesso nobili e già ricchissimi, fuggiti negli Stati Uniti e ridotti a una vita di stenti e di difficoltà.
La locandina è abbastanza in cattivo stato e quindi scannerizzo solo la copertina (ha quattro pagine) onde evitarle ulteriori choc.
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Turisti a Schönbrunn (1936)
Foto di un gruppo di turisti in visita al Castello di Schonbrunn il 13 aprile 1936.
Probabilmente si tratta di una gita organizzata e quindi dovrebbero essere per la maggior parte triestini.
Eleganti, per essere in gita.
Probabilmente si tratta di una gita organizzata e quindi dovrebbero essere per la maggior parte triestini.
Eleganti, per essere in gita.
martedì 1 aprile 2014
Giuseppe Garzolini, pittore triestino
Una volta tanto so esattamente di chi sia la foto: questo meraviglioso vecchio signore con la fluente barba e gli occhi azzurri è il pittore triestino Giuseppe Garzolini (1850 - 1938)
Trieste 1944, Carta d'identità interinale
Una strana carta d'identità del Comune di Trieste.
Vi si legge sopra che in mancanza di moduli ufficiali il Comune di Trieste era stato autorizzato con nota prefettizia del 12 novembre 1943 a emettere queste Carte d'Identità Interinali, stampate dall' "Editoriale Libraria"
Questa ha la data del 30 marzo 1944.
Mostro anche l'interno perchè è diverso dal solito: per leggere i dati infatti bisogna ruotare il documento.
Manca la foto, ma l'ho trovata così.
Vi si legge sopra che in mancanza di moduli ufficiali il Comune di Trieste era stato autorizzato con nota prefettizia del 12 novembre 1943 a emettere queste Carte d'Identità Interinali, stampate dall' "Editoriale Libraria"
Questa ha la data del 30 marzo 1944.
Mostro anche l'interno perchè è diverso dal solito: per leggere i dati infatti bisogna ruotare il documento.
Manca la foto, ma l'ho trovata così.
Cortina, 28 dicembre 1939
Due foto scattate sulle nevi della dolce Cortina dell'inverno (28 dicembre) del 1939.
Le pubblico, come spesso faccio, per l'abbigliamento e l'attrezzatura di chi vi è ritratto (specialmente le scarpe).
Le pubblico, come spesso faccio, per l'abbigliamento e l'attrezzatura di chi vi è ritratto (specialmente le scarpe).
Senosecchia 1895?
Cartolina viaggiata, inviata da Senosecchia.
Il timbro postale si legge male, ma di sicuro è anteriore al 1918, visto che sul francobollo c'è Francesco Giuseppe.
Potrebbe essere del 1895, per quel che si vede del timbro... ma il testo fa venire dei dubbi poichè parla di una "volata in automobile" e non so mica quanto volassero le automobili nel 1895!
Il timbro postale si legge male, ma di sicuro è anteriore al 1918, visto che sul francobollo c'è Francesco Giuseppe.
Potrebbe essere del 1895, per quel che si vede del timbro... ma il testo fa venire dei dubbi poichè parla di una "volata in automobile" e non so mica quanto volassero le automobili nel 1895!
Il Divieto
Foto della fine degli Anni Trenta, immagino scattata solo per fotografare il cartello che vieta di fare fotografie nella zona.
Le due sorelle
Due ragazze, probabilmente sorelle data la somiglianza di lineamenti, pettinature e abiti, fotografate da "Ludwig Berenyi" a Vienna, presumibilmente attorno al 1890.
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