mercoledì 30 marzo 2016

Passaporto Ottomano, 1922

Passaporto Ottomano rilasciato in Svizzera a mio nonno materno nel 1922.
La famiglia di mio nonno era di origine greca, ma a un certo punto, penso per motivi pratici tipo evitare il servizio militare o per facilitare i traffici commerciali, il padre di mio nonno e tutta la famiglia presero la nazionalità turca.
Di qui questo splendido passaporto in carta telata.
Mio nonno rimase "ottomano" fino al 1928 quando, per sposarsi, chiese dei documenti e il consolato turco rispose che non lo conosceva e che non gliene importava niente di lui.
Quindi il nonno rimase apolide fino a quando il Fascismo rese obbligatorio essere cittadini italiani per poter lavorare.
Mentre ancora il nonno temporeggiava per l'iscrizione al partito Fascista, Mussolini cadde risolvendo il problema.

                     
                     

Lasciapassare Questura di Trieste, aprile 1944

Ho trovato questo documento molto scarno rilasciato dalla Questura di Trieste intestato a mio padre e su cui al momento posso solo avanzare delle ipotesi.
La data è 29 aprile 1944 e l'unico dato personale che viene riportato è la via in cui il possessore del documento abita, per cui presumo che, essendo passati pochi giorni dall'attentato di via Rittmeyer dopo il quale i tedeschi chiusero tutta la zona di Piazza Oberdan e del Tribunale con posti di blocco e poichè uno dei posti di blocco si trovava alla fine di via Beccaria, il documento servisse agli abitanti della zona per dimostrare di trovarsi legittimamente a transitare in quelle vie per uscire o rientrare a casa.

martedì 29 marzo 2016

Medaglia 10 anni del Touring Club, 1904

Medaglia ricordo per il decennale del Touring Club, 1904.
La scritta dice "Il Touring Club Italiano ricorda a cinquantamila soci il compiuto decennio della sua utile e gagliarda vita MCMIV".


Donnine nude! (più o meno) (13)

Cartolina francese non viaggiata, databile attorno al 1920.
Firmata "Herouard" e intitolata "Dopo la Vittoria" ritrae una signorina reduce dai festeggiamenti con una nutrita rappresentanza degli eserciti vincitori.

venerdì 25 marzo 2016

Innamorati maliziosi (Anni Venti)

Cartolina che raffigura due innamorati in posa maliziosa.
Non viaggiata, sul retro ha solo la scritta "Made in Italy".
Ipotizzo, dall'aspetto e dai vestiti, che siamo negli Anni Venti.

Bimbe a scuola (1908 circa)

Ennesima foto di classe.
Questa è della mia nonna paterna, non c'è nessuna scritta sulla foto nè nessuna data, quindi non so nulla della scuola o dell'anno.
Considerando che mia nonna era del 1901, direi che siamo di sicuro prima del 1910.
La maestra non doveva essere molto amata perchè ha il viso sfregiato con la penna e non ho potuto migliorare molto la situazione.
Come sempre il blog rende piccole le foto che hanno la base maggiore dell'altezza.
Come sempre, basta cliccare sulla foto per ingrandire.

mercoledì 23 marzo 2016

Giocattoli 1932

Foto di mia madre a circa due anni con i suoi giocattoli nuovi.
E foto dei giocattoli molto invecchiati, ma sempre presenti nonostante l'ingiuria degli anni.
Il cane, a quanto ricordo, si chiama "Bubi", l'asinello non so.
L'asinello ha sull'orecchio il marchio "Steiff" e un meccanismo (che si è rotto) sulla pancia per ragliare.



Telegramma 1920

Telegramma del febbraio 1920, conservato perchè con esso mio nonno paterno comunicava da Roma l'avvenuto congedo dall'Esercito e l'intenzione di venire subito a Trieste per chiedere in sposa mia nonna.
Si sposeranno poi nel 1922, quando lui avrà sistemato la propria posizione economica.
La somma sul retro non mi torna... a meno che non esistessero allora i mezzi centesimi.
Il telegramma contiene la strana parola "copitanite" che, ipotizzo, fosse un errore di scrittura per "capitanite"... cioè "ho finito di essere capitano".


martedì 22 marzo 2016

Redazione de "Il Piccolo" ottobre 1954

Foto della redazione de "Il Piccolo" riunita attorno al direttore Chino Alessi nell'ottobre del 1954 in occasione dell'uscita del giornale nuovamente con la propria testata storica.
A parte Lino Carpinteri, Mariano Faraguna e Duilio Saveri non riconosco nessuno (non ero ancora nata).
L'unica donna è Miranda Rotteri, in pelliccia prima di diventare animalista.

Medaglia Esposizione di Milano e Traforo del Sempione 1906

Medaglietta celebrativa dell'Esposizione Universale di Milano e dell'inaugurazione del traforo del Sempione, 1906.


lunedì 21 marzo 2016

Due biscottiere (Anni 20, più o meno)

Mi è rimasta una biscottiera per ogni nonna.
Non valgono niente (quella di vetro è stata rifiutata come invendibile da chi ha svuotato la casa della nonna paterna e l'altra, nella sua epoca, era considerata roba scadente da tenere in cucina), ma le vedo da sempre e ci sono abituata.
Quella a righe (che mi piace molto) è probabilmente degli anni Venti o precedente perchè risale al matrimonio dei nonni (1928), l'altra non so, ma immagino che abbia circa la stessa età.


Sedia da ufficio, Anni 20

Questa è la sedia della mia scrivania dalla quinta elementare.
La scrivania è anche interessante (di quelle americane con la saracinesca), ma non posso fotografarla prima di averci fatto un po' di ordine.
Entrambe appartenute a uno zio che aveva l'ufficio in casa e risalenti agli Anni Venti.
La sedia è girevole e si piega all'indietro con un meccanismo a molle regolabile che sta sotto la seduta.
Aveva delle rotelline che però sono state tolte.
Un po' scalcagnata e sbilenca sta per uscir di casa per un restauro prima di ritrovarmi chiappe a terra.

domenica 20 marzo 2016

Bussola "Patent-Bezard". (Anni Trenta?)

Questa bussola tedesca "Patent-Bezard" gira per casa da sempre.
Non so di che anno sia... da quel che ho trovato, il brevetto è addirittura del 1902 per l'Esercito tedesco, ma è stata prodotta e usata (spesso erano imitazioni) fino a parecchi anni dopo la Seconda Guerra Mondiale da vari eserciti dei Paesi dell'Est.
Questo modello dovrebbe (secondo internet) essere posteriore al 1933 ed esser stato usato dagli ufficiali della Wehrmacht.
Visto che in famiglia non c'erano ufficiali della Wermacht, suppongo sia stata trovata o comprata.
Sul coperchio sono incise una freccia e la scritta "Direcktion" e un'apertura che mostra la punta della freccia calamitata, sul fondo c'è il marchio "Patent-Bezard D.R.P.-157329"


venerdì 18 marzo 2016

Calendarietti da barbiere (1914-1965)

Trovati sparsi qua e là: calendarietti da barbiere risalenti ad anni a caso.
Il più vecchio è del 1914, il più recente del 1965.
Giuro che qualcuno (tra cui quello alla "Rosa Rossa" del 1914) puzza ancora.

1914

1921

1923

1924

1925

1940

1961

1964

1965

mercoledì 16 marzo 2016

Medaglia "Trieste pro Sicilia", 1908

Medaglia "Trieste pro Sicilia 1908" che veniva (immagino) data a coloro che contribuirono alla raccolta di aiuti al tempo del terremoto di Messina.
Trieste nel 1908 era, come ognuno ben sa, sotto l'Austria e i molti irredentisti  e patrioti triestini non mancavano mai di dimostrare alla madrepatria il proprio attaccamento (simboleggiato dall'edera), come dice la medaglia "nella gioia e nel dolore".
Alcuni siciliani ancora portano il cognome "Trieste" perchè nati o accolti trovatelli nel Villaggio Trieste costruito con quei fondi, come accadde per altre città italiane.

                             

Zia elegante (primi del '900)

Foto di uno studio di Milano che ritrae una delle zie di mia nonna.
Questa zia aveva sposato un avvocato milanese e qui è davvero giovane, per cui suppongo che la foto sia stata fatta quando si era appena sposata, quindi attorno al 1905.
Tripudio di pizzi, piume, perle e fiocchi.
In casa non ho trovato purtroppo traccia di nessuno dei gioielli che appaiono in questa e in altre foto.

martedì 15 marzo 2016

Vetri a piombo Veneziani (1932)

Quando poco dopo il 1930 gli zii di mia nonna acquistarono tutto il primo piano di una delle "Case di Ghira" che stavano sorgendo nella zona in cui c'era stata la Caserma Grande (tra Piazza Oberdan e via Coroneo), l'impresa di costruzione chiese di poter mostrare ai futuri acquirenti i due appartamenti come "campione" e in cambio fece alcuni omaggi ornamentali.
Uno di questi sono le finestre con quelli che nel contratto di vendita (1931 con consegna nel 1932) vengono definiti "Vetri a piombo veneziani" nelle stanze al tempo pensate come sala da pranzo e studio dello zio.
Con qualche acciacco e qualche restauro ci sono ancora.
Le grandi finestre a sette luci erano tipiche del tempo, care agli architetti viennesi e presenti in quasi tutte le case costruite dall'architetto Ghira a Trieste in quegli anni.
Come si può vedere, oltre a essere piena di vecchie carabattole, la casa stessa è un'immane vecchia carabattola, visto che, a differenza degli altri inquilini, abbiamo conservato molte delle cose originali.


lunedì 14 marzo 2016

Sant'Antonio Nuovo, 1941

Immagine ricordo della Prima Comunione in Sant'Antonio Taumaturgo, 8 giugno 1941
Onestamente non so dire se l'interno della Chiesa oggi sia in qualcosa diverso rispetto a 75 anni fa.

Regia Università di Trieste, tessera (1926)

Tessera universitaria della Regia Università di Trieste ("Studi Economici e Commerciali") datata 13 gennaio 1926.


Miguel e Laura (1910)

La signora, che scopro oggi chiamarsi Laura, appare spesso nelle foto che ho trovato e che non provengono dalla mia famiglia e di cui, quindi, so poco o nulla.
Ipotizzo fosse una triestina che avesse sposato uno spagnolo.
Di qui l'arrivo di foto dalla Spagna e probabilmente anche l'esistenza di numerosi quadri dipinti in Spagna dal pittore triestino Giuseppe Garzolini  che, sempre suppongo, poteva essere il padre della ragazza.
Questa, datata 10 dicembre 1910 e firmata "Miguel e Laura", porta il marchio "Arte Estudio A. Mateos Glorieta de San Pedro 1 Almeria".

venerdì 11 marzo 2016

Medaglia Giubileo di Francesco Giuseppe (1908)

Medaglia per il giubileo (sessant'anni di regno) dell'Imperatore Francesco Giuseppe.
Non ne so niente e non ho trovato una medaglia simile in rete, anche se ce ne sono molte del 1908 per la stessa occasione.
Nastrino giallo e nero con tiara.
Per appuntare la medaglia, spilla da balia d'antan.

Liceo "Dante Alighieri", 1940 circa

Foto di classe al Liceo Dante Alighieri in un anno non specificato, ma potrebbe essere il 1940 o poco dopo.
Non oltre il 1942.
Non ci sono scritte o date.
Credo che i banchi con lo sportellino per il calamaio fossero gli stessi che ancora c'erano in alcune classi negli Anni Settanta quando ho fatto io il Liceo.
Il ragazzo che sorride in primo piano potrebbe essere Lelio Luttazzi, che era del 1923, ma mio padre (1924) era andato a scuola a cinque anni.

Firma di Gianni Bartoli

Firma di Gianni Bartoli, sindaco di Trieste nel difficile periodo 1949-1957
Nato a Rovigno d'Istria nel 1900, morto a Trieste nel 1973.

giovedì 10 marzo 2016

Ventaglio con firme di Francesco Giuseppe e Stato Maggiore Austriaco (1916)

Ventaglio in cartoncino con le firme e i ritratti di Francesco Giuseppe e dei componenti dello Stato Maggiore Austriaco realizzato nel 1916.
Non è un pezzo raro perchè ne furono realizzati e venduti moltissimi per raccogliere fondi a favore della Croce Rossa Austriaca, anche se suppongo che oggi non ne siano rimasti molti in giro.
Questo è stato messo sottovetro più o meno quando è stato acquistato, perciò è in ottime condizioni.
(Cliccando sull'immagine la si ingrandisce)

mercoledì 9 marzo 2016

Medaglia centenario di Garibaldi (1907)

Medaglia che ricorda il centenario dalla nascita di Giuseppe Garibaldi.
"Amore Genio Eroismo diede alla Patria", 1907.
Ho visto che ci sono molte medaglie commemorative del centenario di Garibaldi che più o meno si assomigliano, ma hanno disegni diversi sia sul recto sia sul verso.
Questa ha sul recto Garibaldi a testa scoperta che guarda alla propria destra e sul verso un'aquila che uccide un serpente.


Società Alpina delle Giulie, tessera (Anni Venti?)

Tesserino della Società Alpina delle Giulie.
Non è identificabile l'anno perchè il retro è rovinato e senza timbri o diciture.
Immagino possa essere degli Anni Venti, perchè gli altri documenti trovati assieme sono di quel periodo.

Ginnasio 1935

Foto di classe della prima ginnasiale di mio padre, datata 1935.
Il professore seduto in mezzo agli allievi potrebbe essere il professor Maestro, famoso presso diverse generazioni di studenti, che ancora insegnava al "Dante" ai miei tempi.