Mio padre seduto sul predellino di una Balilla nel 1953 o '54.
Credo fosse di mio nonno perchè da varie altre foto risulta che mio padre avesse una Topolino decapottabile in quel periodo.
D'altra parte, mia madre raccontava sempre di aver fatto pratica per la patente su una Balilla "Tre marce", quindi probabilmente è questa.
La Balilla era già parecchio sorpassata in quegli anni, quindi forse l'avevano tenuta anche comprando un'altra automobile.
sabato 30 aprile 2016
La Balilla del TLT (1953)
venerdì 29 aprile 2016
Orologio da tavolo in legno Stile Impero (prima metà Ottocento?)
Questo orologio a pendolo da tavolo (probabilmente francese) Stile Impero in legno con intarsi è detto in famiglia "l'orologio di Iacchia".
Quando il medico Paolo Iacchia studiava a Vienna alla fine dell'800 (o nei primi anni del '900?) comperò questo orologio da un antiquario e poi, molti anni dopo, lo regalò a mia madre (che era sua nipote, poichè la moglie di Iacchia era la sorella di mio nonno).
Questo per dire che era considerato roba da antiquariato già un po' più di cent'anni fa.
Quindi non so di che anno sia, ma immagino di poterlo situare nella prima metà dell'Ottocento.
Funziona, anche se andrebbe revisionato.
Quando il medico Paolo Iacchia studiava a Vienna alla fine dell'800 (o nei primi anni del '900?) comperò questo orologio da un antiquario e poi, molti anni dopo, lo regalò a mia madre (che era sua nipote, poichè la moglie di Iacchia era la sorella di mio nonno).
Questo per dire che era considerato roba da antiquariato già un po' più di cent'anni fa.
Quindi non so di che anno sia, ma immagino di poterlo situare nella prima metà dell'Ottocento.
Funziona, anche se andrebbe revisionato.
mercoledì 27 aprile 2016
Grammofono a Tromba "La Voce del Padrone" (primi del '900)
Grammofono a tromba "La Voce del Padrone" dei primi del 900 che entra tra i ninnoli enormi perchè anche questo comprato in epoca relativamente recente (anni Settanta o Ottanta) e non è di famiglia da sempre.
Come tutte le cose analoghe comprate da mio padre è stato fatto sparire in posizione ben nascosta da mia madre appena ne ha avuto l'occasione.
In stato abbastanza buono, penso funzionante (mai avuto il coraggio di provare) con soltanto il panno un po' tarmato.
L'etichetta è inglese.
Come tutte le cose analoghe comprate da mio padre è stato fatto sparire in posizione ben nascosta da mia madre appena ne ha avuto l'occasione.
In stato abbastanza buono, penso funzionante (mai avuto il coraggio di provare) con soltanto il panno un po' tarmato.
L'etichetta è inglese.
Donnine nude! (più o meno) (15)
Cartolina italiana (Milano) non firmata e non viaggiata, ma con i diritti depositati il 14/9/1918 che possono dare un'idea dell'epoca in cui è stata comprata.
Le calze nere di seta con giarrettiera dovevano essere un potentissimo richiamo erotico perchè nelle illustrazioni le signore sembrerebbero non togliersele mai o togliersele sempre per ultime, anche per fare il bagno.
Le calze nere di seta con giarrettiera dovevano essere un potentissimo richiamo erotico perchè nelle illustrazioni le signore sembrerebbero non togliersele mai o togliersele sempre per ultime, anche per fare il bagno.
martedì 26 aprile 2016
Zia in abito estivo (1911)
Foto datata sul retro 6 luglio 1911 che ritrae una delle zie di mia nonna paterna in abito estivo e posa pensosa.
Mi chiedo quanto dovessero essere lunghi e folti i capelli per poter fare una pettinatura come questa.
Mi chiedo quanto dovessero essere lunghi e folti i capelli per poter fare una pettinatura come questa.
Signore con cane (1920)
Piccola foto di due signore a me sconosciute datata 3 luglio 1920 con dedica a mia nonna paterna sul retro.
La pubblico perchè grazie al fotoritocco è diventata visibile dopo quasi cent'anni e perchè c'è un simpatico cane.
La pubblico perchè grazie al fotoritocco è diventata visibile dopo quasi cent'anni e perchè c'è un simpatico cane.
domenica 24 aprile 2016
Giocattoli di legno dipinto (1910 circa)
Trovati in un vecchio baule (non di famiglia) questi quattro giocattoli di legno dipinto.
I bambini a cui apparteveno erano nati nel 1901 e 1905, quindi dovrebbero risalire agli anni Dieci del Novecento.
L'unico problema è che qualcuno me li ha riconosciuti come personaggi de "Il Signor Bonaventura" (anche se i disegni e lo stile a me sembrano diversi) e se fosse così allora dovrebbero per forza essere datati dopo il 1917, anno di nascita del personaggio di Sergio Tofano.
Si tratta di un Re, un Cinese e un Mago (che ha perso la barba che doveva aver incollata in origine) e, staccato dal gruppo, un gatto nero (o forse una pantera).
I tre personaggi hanno le parti smontabili e intercambiabili (il re aveva la testa e le braccia del cinese quando li ho trovati), mentre il gatto ha le gambe che si muovono (permettendogli un incerto equilibrio) e la coda staccabile.
I bambini a cui apparteveno erano nati nel 1901 e 1905, quindi dovrebbero risalire agli anni Dieci del Novecento.
L'unico problema è che qualcuno me li ha riconosciuti come personaggi de "Il Signor Bonaventura" (anche se i disegni e lo stile a me sembrano diversi) e se fosse così allora dovrebbero per forza essere datati dopo il 1917, anno di nascita del personaggio di Sergio Tofano.
Si tratta di un Re, un Cinese e un Mago (che ha perso la barba che doveva aver incollata in origine) e, staccato dal gruppo, un gatto nero (o forse una pantera).
I tre personaggi hanno le parti smontabili e intercambiabili (il re aveva la testa e le braccia del cinese quando li ho trovati), mentre il gatto ha le gambe che si muovono (permettendogli un incerto equilibrio) e la coda staccabile.
lunedì 18 aprile 2016
Cucchiaini da caffè (800?)
Un discorso sui cucchiaini bisognerebbe farlo.
Da quanto ho trovato e vissuto con nonne varie, sembrerebbe che nelle case borghesi ci fosse un servizio di posate "buono", di solito in argento lavorato, per le occasioni di festa e un servizio "di tutti i giorni" sempre in argento, ma più semplice.
E... un numero imprecisato di cucchiaini che poteva andare dai dodici al miliardo.
Trovo scatole di cucchiaini ovunque e in genere la scatola è più bella dei cucchiaini.
Questa non è di famiglia, nel senso che è stata comprata da mia madre trenta o quarant' anni fa in un negozio.
Però è antica... sarà di metà Ottocento, immagino e di una qualche famiglia borghese doveva esser stata.
Probabilmente di argento (c'è un marchio troppo piccolo e confuso per capire, il colore è giallo non so se per doratura o semplice vecchiaia) e smalti colorati.
Da quanto ho trovato e vissuto con nonne varie, sembrerebbe che nelle case borghesi ci fosse un servizio di posate "buono", di solito in argento lavorato, per le occasioni di festa e un servizio "di tutti i giorni" sempre in argento, ma più semplice.
E... un numero imprecisato di cucchiaini che poteva andare dai dodici al miliardo.
Trovo scatole di cucchiaini ovunque e in genere la scatola è più bella dei cucchiaini.
Questa non è di famiglia, nel senso che è stata comprata da mia madre trenta o quarant' anni fa in un negozio.
Però è antica... sarà di metà Ottocento, immagino e di una qualche famiglia borghese doveva esser stata.
Probabilmente di argento (c'è un marchio troppo piccolo e confuso per capire, il colore è giallo non so se per doratura o semplice vecchiaia) e smalti colorati.
domenica 17 aprile 2016
lunedì 11 aprile 2016
Pubblicità 10 dicembre 1945 (La Voce Libera)
Trovata "La Voce Libera" del 10 dicembre 1945, senza aver capito perchè sia stata salvata.
Ci sono molti giornali vecchi che di solito venivano conservati per qualcosa che era legato alla famiglia, ma qua non ho trovato niente.
Mostro però la mezza pagina finale (il giornale ha solo due fogli, quattro pagine, prezzo Lire 3) dedicata alla pubblicità, tra negozi ormai scomparsi e qualcuno che resiste ancora (nella realtà o nel ricordo).
Ci sono molti giornali vecchi che di solito venivano conservati per qualcosa che era legato alla famiglia, ma qua non ho trovato niente.
Mostro però la mezza pagina finale (il giornale ha solo due fogli, quattro pagine, prezzo Lire 3) dedicata alla pubblicità, tra negozi ormai scomparsi e qualcuno che resiste ancora (nella realtà o nel ricordo).
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(Altro) Foglio di Congedo Illimitato (1941)
Dopo il Foglio di Congedo illimitato di mio padre (1961) che si vede in Questo Post , ho trovato anche il Foglio di Congedo Illimitato del mio nonno materno, datato, per combinazione, esattamente vent'anni prima (1941).
Si possono fare i confronti tra la grafica dell'Italia Fascista e quella Repubblicana.
Si possono fare i confronti tra la grafica dell'Italia Fascista e quella Repubblicana.
mercoledì 6 aprile 2016
Certificato di Battesimo (Chiesa di Sant'Antonio) 1914
Certificato di battesimo della sorella maggiore di mio nonno materno rilasciato nel 1914 .
Da quanto ho trovato, sembrerebbe che mio nonno e le sue tre sorelle si siano battezzati tutti assieme nell'agosto del 1914 in Sant'Antonio.
Oppure che avessero richiesto tutti il certificato per qualche motivo.
La sorella più grande aveva già diciassette anni e la più piccola tre.
Da quanto ho trovato, sembrerebbe che mio nonno e le sue tre sorelle si siano battezzati tutti assieme nell'agosto del 1914 in Sant'Antonio.
Oppure che avessero richiesto tutti il certificato per qualche motivo.
La sorella più grande aveva già diciassette anni e la più piccola tre.
Atto di Nascita del Consolato Turco (1914)
L'Atto di nascita della sorellina di mio nonno materno, rilasciato nel 1914 dal Consolato Turco di Trieste.
Come ho già detto, la famiglia di mio nonno, di origine greca, prese la nazionalità turca per un qualche motivo pratico che ignoro.
La sorellina, nata nel 1911 molto dopo i fratelli e affetta dalla Sindrome di Down, morirà verso i dodici anni.
(date le dimensioni del documento, ho dovuto digitalizzarlo in due parti e poi unirle)
Come ho già detto, la famiglia di mio nonno, di origine greca, prese la nazionalità turca per un qualche motivo pratico che ignoro.
La sorellina, nata nel 1911 molto dopo i fratelli e affetta dalla Sindrome di Down, morirà verso i dodici anni.
(date le dimensioni del documento, ho dovuto digitalizzarlo in due parti e poi unirle)
lunedì 4 aprile 2016
Druse Mirko fa ginnastica (1950 circa)
Disegno originale di Renzo Kollmann per Druse Mirko.
Non datato, ma presumibilmente del 1950 o poco più.
Di dimensioni incompatibili con lo scanner.
Ho trovato molti disegni più recenti di Josè, ma abbastanza pochi di Kollmann, tutti circa della stessa epoca di questo.
Non datato, ma presumibilmente del 1950 o poco più.
Di dimensioni incompatibili con lo scanner.
Ho trovato molti disegni più recenti di Josè, ma abbastanza pochi di Kollmann, tutti circa della stessa epoca di questo.
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Alpenstock inizio Novecento
Questo stava nel mucchio dei bastoni, ma chiaramente in origine doveva essere un alpenstock a cui poi è stato cambiato il puntale.
Forse in argento, porta inciso un cervo le cui corna finiscono vicino a una testa di cane e decori con piante di montagna (vedo ghiande).
Molto vecchio e molto usato (tanto che le iniziali incise si sono cancellate e si legge, forse, una "G" che potrebbe essere l'iniziale di "Giulia"), ipotizzo risalga ai tempi delle vacanze in Svizzera di una coppia di zii di mia nonna.
Le foto più vecchie che ho trovato sono di prima del 1910, le ultime dei primi anni Trenta (lo zio morì nel 1932).
Quindi l'alpenstock è presumibilmente anteriore agli Anni Venti.
Forse in argento, porta inciso un cervo le cui corna finiscono vicino a una testa di cane e decori con piante di montagna (vedo ghiande).
Molto vecchio e molto usato (tanto che le iniziali incise si sono cancellate e si legge, forse, una "G" che potrebbe essere l'iniziale di "Giulia"), ipotizzo risalga ai tempi delle vacanze in Svizzera di una coppia di zii di mia nonna.
Le foto più vecchie che ho trovato sono di prima del 1910, le ultime dei primi anni Trenta (lo zio morì nel 1932).
Quindi l'alpenstock è presumibilmente anteriore agli Anni Venti.
venerdì 1 aprile 2016
Stilografica Waterman in filigrana (anni Venti?)
Da quanto ho trovato nei cassetti, si direbbe che tutti avessero, un tempo, la propria penna stilografica di vario valore, con le iniziali incise.
Immagino che fosse un regalo classico.
Le tre o quattro penne che ho in casa sono tutte molto austere, l'unica un po' più graziosa è questa, una Waterman in ebanite ricoperta in filigrana d'oro giallo e bianco (credo) e senza iniziali.
Se è dello stesso periodo delle altre dovrebbe essere degli anni Venti o forse prima.
Probabilmente apparteneva a una signora.
Immagino che fosse un regalo classico.
Le tre o quattro penne che ho in casa sono tutte molto austere, l'unica un po' più graziosa è questa, una Waterman in ebanite ricoperta in filigrana d'oro giallo e bianco (credo) e senza iniziali.
Se è dello stesso periodo delle altre dovrebbe essere degli anni Venti o forse prima.
Probabilmente apparteneva a una signora.
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